Scrittore inglese (Londonderry, Irlanda, 1888 - Oxford 1957). Fu (1913) in Africa in servizio politico e militare. I suoi primi romanzi (Aissa saved, 1932; American visitor, 1933; The African witch, 1936; Mis ter Johnson, 1939) sono di ambiente africano. Seguì una trilogia intesa a rappresentare "la storia inglese degli ultimi sessant'anni veduta da occhi inglesi", che gli valse una notevole notorietà: ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, dopo una prima fase in cui la sua scrittura evolve in stretta aderenza ai canoni espressivi tradizionali della prosa [...] . di Letters (1957), seguito da altri due (1966); The critical writings of J. J. (1959); il frammento narrativo Giacomo Joyce (1967; trad. it. 1968), scritto nel 1914. In Italia, oltre alle singole traduzioni citate, sono apparsi l'ed. completa delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le realistiche descrizioni della prima raccolta, Gente di Dublino, assumono una prospettiva [...] caduta di ogni distinzione tra interno ed esterno, tra dato percepito ed elaborazione che ne fa il personaggio.
Gente di Dublino
James Joyce
La voce di Molly
Oh quel pauroso torrente laggiù in fondo Oh e il mare il mare qualche volta cremisi come il ...
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Pittrice statunitense (n. Somerville 1942). In un linguaggio tendenzialmente non figurativo ha realizzato opere di un intenso cromatismo utilizzando diverse tecniche, dalla pittura all'incisione, all'uso [...] Stati Uniti e in Germania) o Knowledge: an ongoing fresco project (DC Moore gallery di New York, 1999) o la retrospettiva Joyce Kozloff: exterior and interior cartographies (Purnell Center for the Arts, Carnegie Mellon University, Pittsburgh, 2006). ...
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Donna politica malawiana (n. Zomba 1950). Dopo gli studi universitari all’estero è tornata in patria e si è distinta negli affari. Già impegnata nella difesa dei diritti delle donne (ha fondato la National Association of Business Women, tra le altre), negli anni Duemila ha intrapreso la carriera politica: è entrata in Parlamento nel 2004 e dopo aver guidato il dicastero delle Pari opportunità è stata ...
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Scrittrice statunitense (n. Lockport 1938). Nei numerosi interventi critici e nei saggi, O. sviluppa, sperimentandola peraltro nelle opere creative, una sua concezione complessa dell'arte che, partendo da un'accentuazione «morale», riequilibra poi con l'affermazione di segno contrario dell'autonomia dell'arte. Argomento dei romanzi di O. − spesso inficiati da fragile struttura e da eccessivo accumulo ...
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JOYCE, Thomas Athol
Antonio Mordini
Americanista inglese, nato a Londra il 4 agosto 1878. Dal 1902 appartiene al British Museum, ove è attualmente capo della sezione etnografica. A questa egli ha dato [...] nell'America Centrale e particolarmente nell'Honduras britannico e dagli scavi ivi eseguiti. Nel campo dell'archeologia americana il Joyce ha il merito d'avere condotto per primo un lavoro di sintesi con criterî prettamente scientifici e per tutto ...
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Fisico statunitense (n. Greenville, South Carolina, 1903 - m. 1986), discepolo di A. H. Compton. Prof. di fisica alla Johns Hopkins Univ. di Baltimora. Ha compiuto ricerche varie di spettroscopia dei raggi X, sviluppando tra l'altro un metodo spettroscopico per la determinazione del numero di Avogadro, si è occupato anche di questioni inerenti all'attrito interno nei gas ...
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SALVADORI PALEOTTI, Gioconda Beatrice (Joyce Lussu)
Chiara Cretella
– Nacque a Firenze l’8 maggio 1912, terzogenita del conte Guglielmo e di Giacinta Galletti de Cadilhac.
Il padre fu un teorico positivista, [...] 1992; L’uovo di Sarnano, Fermo 1992); dall’altro, la volontà di riunire la storia di un casato d’eccezione, di cui Joyce sentiva anche l’onere del nome. Successivamente, la sua scelta di portare il cognome del marito derivò da un’adesione alla lotta ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...