(gr. Τηλέμαχος, lat. Telemăchus) Personaggio d'origine poetica, secondo Omero unico figlio di Ulisse e di Penelope.
Durante la lunga assenza paterna si trova, giovinetto inerme, alle prese coi Proci che [...] nel suo romanzo Les aventures de Télémaque (1699), col proposito d'instillare ai lettori l'amore della giustizia e della virtù. Nell'Ulisse, J. Joyce ricalca la traccia del poema omerico e raffigura Telemaco nel giovane intellettuale Stephen Dedalus. ...
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O'BRIEN, Edna
Giuseppe Serpillo
Narratrice irlandese, nata a Tuamgraney (County Clare) il 15 dicembre 1930. Educata alla National School di Scariff e presso il Convent of Mercy di Loughrea, retto da [...] fairy tales, 1986) e ad alcuni libri per ragazzi, O'B. ha pubblicato vari saggi, tra cui James and Nora: a portrait of Joyce's marriage (1981) e i tre volumi di impressioni di viaggio Mother Ireland (1976, foto di F. Bourke), Arabian days (1978, foto ...
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Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] the formation of biochem-ical compounds on the primitive Earth, "Nature", 190, 1961, pp. 389-390.
Paul, Joyce 2002: Paul, Natasha - Joyce, Gerald F., A self-replicating ligase ribozyme, "Proceedings of the National Academy of Sciences USA", 99, 2002 ...
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Antheil, George (propr. Georg Johann Carl)
Lorenzo Dorelli
Compositore statunitense, nato a Trenton (New Jersey) l'8 luglio 1900 da padre polacco e morto a New York il 12 febbraio 1959. Con il Ballet [...] tra cui Sylvia Beach, proprietaria della libreria Shakespeare & Co., E. Pound, E. Satie, P. Picasso, J. Joyce. Infatti, l'esecuzione delle sue prime composizioni (Airplane sonata, 1922; Sonata savage, 1922; Sonatina "Death of the machines", 1923 ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] E.: creare una classicità del moderno. Il famoso metodo mitico, messo a punto nel saggio (1923) sull'Ulysses di J. Joyce, propone la necessità di collocare la conoscenza frammentaria del secolo a specchio di una tradizione che la illumini e le dia ...
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RICHARDSON, Dorothy
Salvatore Rosati
Scrittrice inglese, nata ad Abingdon (Berffihire) il 17 maggio 1873, morta a Bekenham (Cornwall) il 17 giugno 1957.
Oltre ad alcune poesie e novelle e alcuni saggi, [...] sue impressioni e reazioni. Questa è la novità sperimentata con più o meno successo dalla scrittrice prima dell'opera di Joyce e della Woolf, pur se qualche suggerimento sulla tecnica narrativa poté venirle da H. James.
Bibl.: R. Humphrey, Stream of ...
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Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] meglio si conosce (Mugnier, Mochi, Puccioni, Leys e Joyce, Seligman) e su di essa il Cipriani ha portato recentemente si abbassa (31 = 1.648 e 78.2, Leys e Joyce): ma poco sappiamo dei caratteri fisionomici. Si ritiene che nell'Arabia centrale ...
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SANTI, Piero
Sandro De Nobile
– Nacque a Volterra, il 5 aprile 1912, figlio dello scultore Nello e della casalinga Maddalena Viti.
Nel 1918, al ritorno del padre dalla guerra, la sua famiglia si trasferì [...] Luti, il quale lo ricorda (il riferimento è al 1938) come un modernissimo mediatore della letteratura europea (Herman Melville, James Joyce, l’amatissimo Fëdor M. Dostoevskij) in anni di stretta autarchia culturale (Luti, 1983, p. 389).
Tra il 1937 e ...
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Scrittore, poeta, saggista, accademico nigeriano, nato a Ogi di il 16 novembre 1930 e morto a Boston il 21 marzo 2013. Insignito di onorificenze presso numerosi atenei, ricevette in vita importanti premi, [...] vista africano. Prendendo spunto dalla connotazione della presenza degli africani nella letteratura europea (Rider Haggard, John Buchan, Joyce Cary, Joseph Conrad), dedicò a Conrad il provocatorio saggio An image of Africa. Racism in Conrad’s Heart ...
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Scrittore americano, nato a New Albany, Miss., il 25 settembre 1897. Partecipò alla prima Guerra mondiale nell'aviazione inglese (1918); studiò (1919-21) nell'università del Mississippi. Fu impiegato postale [...] del F. si serve d'una tecnica estremamente composita che va da pagine naturalistiche alla Conrad, al monologo interiore di Joyce; dal sovvertimento dell'ordine cronologico nel racconto, alla predilezione per tipi tarati come in S. Anderson. Le molte ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...