Romanziere e saggista finlandese (Kustavi 1874 - Turku 1939). Dopo le prime opere di tendenza estetizzante (tra cui Parsifal, 1902), subì soprattutto l'influenza di Proust e Joyce (Alastalon salissa "Nella [...] sala di Alastalo", 1933; Kirkolle "In chiesa", 1937). I suoi romanzi sono caratterizzati dalla minuziosa descrizione dell'ambiente e dall'insistente monologo interiore dei personaggi. Postumo e incompiuto ...
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Poeta inglese (Greenock 1918 - Madron, Cornovaglia, 1986). Nelle prime raccolte poetiche (Cage without grievance, 1942; The seven journeys, 1944; 2nd poems, 1945) si trovano echi della poesia di J. Joyce, [...] S. Beckett, E. L. Pound, Th. S. Eliot e M. Moore. Fra i temi ricorrenti, quello della inconciliabilità fra situazione e linguaggio, quello dell'identità, della memoria, del sogno. Di qui una poesia musicale ...
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Brilli, Attilio. – Docente universitario e scrittore italiano (n. 1936). Già professore ordinario di Letteratura angloamericana presso l'Università di Siena, ha pubblicato saggi su autori inglesi, irlandesi [...] e statunitensi quali Byron, Swift, Joyce e James; ha curato inoltre la pubblicazione delle Opere (1982) di R.L. Stevenson nella collana I Meridiani. Ritenuto uno tra i massimi storici della letteratura di viaggio, è autore di numerosi testi storici e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il significato del modernismo europeo è legato alla rottura con le costrizioni vittoriane [...] moti della coscienza, per nuovi temi affini alla scienza e alla tecnica, determina così la nascita dei capolavori di Joyce, Svevo, Proust, Musil.
Digressioni e ritmi della modernità
Virginia Woolf
Gita al faro
“Ma potrebbe diventare bello - credo che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo del Novecento sperimenta diversi assetti e apporta profonde modifiche alla [...] è il personaggio che Italo Svevo delinea in La coscienza di Zeno (1923), la cui struttura narrativa, come l’Ulisse di Joyce, si compone di capitoli che non rispettano un ordine consequenziale del racconto, ma in cui si rifrange l’intera vita del ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] d’Italia è l’autotraduzione di due passi di Finnegans Wake (che fanno parte del capitolo Anna Livia Plurabelle) che James Joyce eseguì, in collaborazione con Nino Frank, tra 1938 e 1939, di cui ecco l’inizio:
Raccontami di Anna Livia. Tutto sapere ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] a lingue assolute e depurate come in Beckett, o del tutto inventate secondo il memorabile e fallimentare esempio del joyciano Finnegans wake (1939, un testo innovativo che, tuttavia, nessuno, neppure nel mondo anglosassone, è riuscito a leggere bensì ...
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Critico statunitense (Minneapolis 1912 - Cambridge, Massachusetts, 1994); insegnò (1954-83) letteratura inglese e comparata alla Harvard University. Fu redattore della rivista Comparative Literature. Si [...] occupò in particolare della narrativa (The broken column: a study in romantic hellenism, 1931; J. Joyce: a critical introduction, 1941; Toward Stendhal, 1945; Toward Balzac, 1948; Symbolism and fiction, 1956, ecc.). L. sostenne l'importanza del " ...
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Scrittore irlandese naturalizzato canadese (Belfast 1921 - Malibù 1999). Nel 1948 emigrò in Canada, dove scrisse per la Montreal Gazette; nel 1959 si trasferì negli USA. Narratore dotato di sensibilità [...] e acume psicologico, risentì, anche stilisticamente, dell'influenza del primo Joyce. Nel suo lavoro migliore, An answer from Limbo (1962), analizzò con dolente partecipazione il contrasto tra vecchi e nuovi tabù. Dei suoi romanzi ricordiamo: The ...
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Cancogni Violani, Franca. – Traduttrice e scrittrice italiana (Roma 1920 - ivi 2022). Traduttrice di letteratura angloamericana di vastissima esperienza (tra i suoi lavori più importanti occorre citare [...] le traduzioni di opere quali Gente di Dublino e I morti di J. Joyce, Figli e amanti di D.H. Lawrence e La freccia d’oro di J. Conrad), sceneggiatrice per la Rai, con il fratello Manlio ha pubblicato nel 1978, sotto lo pseudonimo di Giuseppe Tugnoli, ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...