Scrittrice inglese (Rock Ferry, Cheshire, 1865 circa - Aylesbury, Buckinghamshire, 1946). Pubblicò il suo primo racconto nel 1895 e il primo romanzo, Audrey Craven, l'anno seguente; ma si affermò soltanto [...] 'attiva femminista. Il fondo psicopatologico di molti suoi personaggi e la qualità degli intrecci la collocano, nella scia di Joyce, sotto l'influenza di D. M. Richardson. Dei suoi numerosi romanzi si ricordano: The three sisters (1914); Mary Oliver ...
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McGAHERN, John
Giuseppe Serpillo
Scrittore irlandese, nato a Dublino il 12 novembre 1934. Figlio di un sergente di polizia, trascorse gli anni della fanciullezza nella contea di Roscommon, dove sono [...] di nuovo a Dublino, vi frequentò il prestigioso University College, l'università cattolica già frequentata fra gli altri da J. Joyce. Dopo aver insegnato per sette anni presso la St. John the Baptist's Boys National School a Dublino, ne fu ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] fondato da Ulisse»: Ulissibona, Lisbona (l. V, cap. XXXVII, I-III, pp. 320 e sgg.). E Omero si fa Ulisse e Odissea, Joyce e Ulisse. Compare a Londra, in un nero cappotto da battelliere: ha in mano «il suo manoscritto di carta da pacchi». Occhi chiusi ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] schopenhaueriana e la predilezione per J. P. Richter e la narrativa francese e russa dell'Ottocento; l'amicizia con J. Joyce, da lui conosciuto a Trieste come professore d'inglese; i numerosi viaggi all'estero, di carattere non solo commerciale; il ...
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BERBERIAN, Cathy (Catherine) Anahid
Angela Ida De Benedictis
Nicola Scaldaferri
Primogenita di Yervant e Louise Sudbeazian, nacque il 4 luglio 1925 ad Attleboro, nel Massachusetts.
Gli esordi
I genitori, [...] storia della musica del Novecento. La prima tappa di questo percorso risale al 1953, con Chamber music, su testi di James Joyce, prima composizione di Berio pensata per la voce di Cathy e, al contempo, opera che sancì l’incontro con lo scrittore ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1927 - ivi 1993). Collaborò, negli anni Cinquanta, alla Revista española e ad altre pubblicazioni intese a promuovere il rinnovamento della letteratura iberica contemporanea. [...] costruzioni concettuali ricche di simbologie che rivelano l'influenza di taluni dei maggiori letterati europei del Novecento (Proust, Kafka, Joyce, ecc.). Tra le sue opere si ricordano: Nunca llegarás a nada (1961); Volverás a región (1968; trad. it ...
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Violinista, compositore e musicologo francese (Parigi 1921 - Versailles 2011). Votatosi al jazz nel periodo bellico, negli anni Cinquanta rinunciò all'attività di strumentista per dedicarsi alla composizione [...] . Memorabili, fra le sue composizioni di largo respiro, quelle impegnate a volgere in jazz gli esperimenti letterarî di J. Joyce. Direttore di riviste specializzate ed esegeta del jazz tra i più originali, ha scritto Hommes et problèmes du jazz (1954 ...
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Fotografa tedesca naturalizzata francese (Berlino 1912 - Parigi 2000). Dopo avere studiato sociologia in Germania, si trasferì a Parigi (1933), dove si laureò alla Sorbona con una tesi sulla fotografia [...] sperimentando nuove tecniche, diversi scrittori (F. Mauriac, Colette, J.-P. Sartre, A. Gide, L. Aragon, A. Malraux, J. Joyce, G. B. Shaw, V. Woolf, ecc.). Rifugiatasi in Argentina nel 1940, realizzò servizi sui paesi latino-americani.Tornata a Parigi ...
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Musicista polacco naturalizzato israeliano (Cracovia 1919 - Vienna 1994). Studiò a Cracovia e a Leopoli, nel 1950 si stabilì in Israele. Inizialmente influenzato da K. Szymanowski e I. Stravinskij, si [...] per complessi da camera (Mobile for Shakespeare, 1962; Jeux pour 6 batteurs, 1962, ecc.), musica elettronica (Comédie, Poetics for J. Joyce I e II, 1972) e componimenti di diversa natura: Ulysses, Ballett, (1979); Polyphonien für Ensemble (1993). ...
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Dragoman, Gyorgy
Dragomán, György. – Scrittore e traduttore ungherese di origine rumena (n. Târgu Mureş 1968). A vent'anni lascia la Romania per trasferirsi in Ungheria, dove termina gli studi secondari [...] e il Láthatatlan collegium ottiene un dottorato in letteratura inglese moderna. Ha tradotto le opere di Samuel Beckett, James Joyce, Ian McEwan e Irvine Welsh in ungherese. Il suo primo romanzo, A pusztítás könyve (Il libro della distruzione, 2002 ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...