AA. VV.Gaddaa cura di Paola ItaliaRoma, Carocci, 2024 «Esercizio di interpretazione collettiva del tutto Gadda»: così definisce questo corposo volume della collana “Studi superiori”, diretta da Emilio Russo e Franco Tomasi, la curatrice Paola Italia, docente di Filologia italiana e Scholarly Editing all’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, responsabile con Giorgio Pinotti e Claudio Vela della ...
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Mariano BàinoDi bistorte lune. RaccontiniPostfazione di Chiara PortesineGiulianova (TE), Galaad Edizioni, 2023 Tra i fondatori, nei primi anni Novanta del Novecento, dell’ormai leggendaria rivista «Baldus» [...] dell’Editrice abruzzese una raccolta di quattro «raccontini» (diminutivo da captatio benevolentiae?) e una lettera immaginaria di Lucia Joyce a Sabina Spielrein datata 1934, seguiti da un commento biblico (quasi più corposo dell’opera stessa) a firma ...
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Il secondo battesimo dell’eroeIl nuovo “battesimo dell’eroe” può appartenere alla storia esterna dell’opera o essere interno all’opera, quando è il personaggio stesso a scegliersi uno pseudonimo o un nome [...] usa lo pseudonimo Flower. Tutta giocata sui nomi del fiore in tre lingue, la serie proposta nell’Ulysses di James Joyce rappresenta un buon esempio non distante dalla realtà di un processo plurimo di cambiamento di nome.Assai più banalmente il signor ...
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Le letterature nazionali sono simili a specie viventi che mutano e si evolvono in modo diverso a seconda dei contesti e delle epoche e che qualche volta, per puro caso, si estinguono. Come in una specie [...] e si sofferma in particolare su Dante, Petrarca, Tasso, Cellini, Alfieri, Vico, Goethe, Giacomo Leopardi, Marcel Proust, James Joyce, Jean-Paul Sartre, Virgina Woolf, Simone de Beauvoir e Mary McCarthy. L’idea di fondo è semplice, benché generata da ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] (2005). In Works si ritrovano anche frammenti di sceneggiature, secondo un tipico sperimentalismo novecentesco che risale all’Ulisse di Joyce.Di certo l’indice di leggibilità non è un cruccio di Trevisan, se un periodo può arrivare a 281 parole ...
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Il patriarcato preborghese, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non escludeva le donne dalla sfera culturale. Nella sua Storia della letteratura italiana (1772-1782; seconda edizione 1787-1794), [...] il compito di imitare e correggere la natura «in guisa da fermare e perpetuare le sue più belle creazioni».Come osserva Joyce Lussu in Padre padrone padreterno (1976), «nell’assetto feudale, la donna della classe dominante ha in mano larghe fette di ...
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Federico MiloneUn eclettico del Novecento. Indagini sulla scrittura di Alfredo GiulianiMilano-Udine, Mimesis Edizioni, 2023 «Rabdomante», «frenetico», «onnìvago», «ghiottone»: provare a definire Alfredo [...] parafrasi abbozzate a margine di questi libri e le successive traduzioni ufficiali da autori come Dylan Thomas, James Joyce e Ibn Hamdîs. Dopo un’iniziale «resa di servizio» puntigliosamente meticolosa, Giuliani si concentra sugli aspetti ritmici del ...
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L’Ulisse di James Joyce, uscito nel 1922, non ha bisogno di presentazioni: si tratta di uno dei libri centrali della cultura novecentesca, un vero e proprio spartiacque: si potrebbe dire che esiste una [...] letteratura prima dell’Ulisse, e una dopo, tale ...
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Su una “Bustina di Minerva” di qualche – parecchi? – anni fa, ricordando le tecniche di Joyce per le “parole composte”, Umberto Eco ha coniato la geniale (di là dalla tristezza identificativa) duomocraxia. [...] Giusto per rimarcare la gestione personalis ...
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di Flavio Santi* Il beylismo Esistono diversi modi di misurare il proprio e l’altrui stare al mondo, in letteratura si parla, ad esempio, di prima e dopo Dante, prima e dopo Shakespeare, prima e dopo Joyce, [...] e nella famiglia degli scrittori che svolg ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...
Scrittore inglese (Londonderry, Irlanda, 1888 - Oxford 1957). Fu (1913) in Africa in servizio politico e militare. I suoi primi romanzi (Aissa saved, 1932; American visitor, 1933; The African witch, 1936; Mis ter Johnson, 1939) sono di ambiente...
Scrittore irlandese (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, dopo una prima fase in cui la sua scrittura evolve in stretta aderenza ai canoni espressivi tradizionali della prosa narrativa, animata - come magistralmente...