Pittrice statunitense (n. Somerville 1942). In un linguaggio tendenzialmente non figurativo ha realizzato opere di un intenso cromatismo utilizzando diverse tecniche, dalla pittura all'incisione, all'uso [...] Stati Uniti e in Germania) o Knowledge: an ongoing fresco project (DC Moore gallery di New York, 1999) o la retrospettiva Joyce Kozloff: exterior and interior cartographies (Purnell Center for the Arts, Carnegie Mellon University, Pittsburgh, 2006). ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, dopo una prima fase in cui la sua scrittura evolve in stretta aderenza ai canoni espressivi tradizionali della prosa [...] . di Letters (1957), seguito da altri due (1966); The critical writings of J. J. (1959); il frammento narrativo Giacomo Joyce (1967; trad. it. 1968), scritto nel 1914. In Italia, oltre alle singole traduzioni citate, sono apparsi l'ed. completa delle ...
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Donna politica malawiana (n. Zomba 1950). Dopo gli studi universitari all’estero è tornata in patria e si è distinta negli affari. Già impegnata nella difesa dei diritti delle donne (ha fondato la National Association of Business Women, tra le altre), negli anni Duemila ha intrapreso la carriera politica: è entrata in Parlamento nel 2004 e dopo aver guidato il dicastero delle Pari opportunità è stata ...
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Scrittore inglese (Londonderry, Irlanda, 1888 - Oxford 1957). Fu (1913) in Africa in servizio politico e militare. I suoi primi romanzi (Aissa saved, 1932; American visitor, 1933; The African witch, 1936; Mis ter Johnson, 1939) sono di ambiente africano. Seguì una trilogia intesa a rappresentare "la storia inglese degli ultimi sessant'anni veduta da occhi inglesi", che gli valse una notevole notorietà: ...
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Scrittrice statunitense (n. Lockport 1938). Nei numerosi interventi critici e nei saggi, O. sviluppa, sperimentandola peraltro nelle opere creative, una sua concezione complessa dell'arte che, partendo da un'accentuazione «morale», riequilibra poi con l'affermazione di segno contrario dell'autonomia dell'arte. Argomento dei romanzi di O. − spesso inficiati da fragile struttura e da eccessivo accumulo ...
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Fisico statunitense (n. Greenville, South Carolina, 1903 - m. 1986), discepolo di A. H. Compton. Prof. di fisica alla Johns Hopkins Univ. di Baltimora. Ha compiuto ricerche varie di spettroscopia dei raggi X, sviluppando tra l'altro un metodo spettroscopico per la determinazione del numero di Avogadro, si è occupato anche di questioni inerenti all'attrito interno nei gas ...
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Romanziere statunitense (Fargo, North Dakota, 1924 - Saint Louis, Missouri, 2017). Influenzato da J. Joyce e da G. Stein ha esplorato, specie nelle prime opere (Omensetter's luck, 1966), le possibilità [...] del linguaggio nel suo comporsi e ricomporsi, le catene associative, i giochi di parole, i doppî sensi scatologici e sessuali, le ripetizioni. Nelle opere successive, oltre a interrogarsi sul senso della ...
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Scrittrice francese (n. Orano 1937); prof. di letteratura inglese all'univ. di Parigi-Nanterre e specialista di Joyce (L'exil de James Joyce, 1969), fu tra i fondatori di Poétique (1974). Il suo vivo interesse [...] per i problemi della condizione femminile si coniuga, nei suoi romanzi e racconti, con una attitudine sperimentale che approda a un linguaggio fortemente trasgressivo: Dedans (1969); Le troisième corps ...
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Scrittore norvegese (Baerum, Oslo, 1932 - Lillehammer 1991). Affermatosi col romanzo Koloss (1963), in uno stile che molto ha appreso da Joyce e Proust, nel racconto Gemini (1968) svolge un motivo ricorrente [...] nella letteratura norvegese, la satira della cultura nazionale paga solo dei proprî risultati; ne deriva un'umoristica condanna d'un piccolo popolo che nulla crede di dover imparare dagli altri. Fästningon ...
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Romanziere e saggista finlandese (Kustavi 1874 - Turku 1939). Dopo le prime opere di tendenza estetizzante (tra cui Parsifal, 1902), subì soprattutto l'influenza di Proust e Joyce (Alastalon salissa "Nella [...] sala di Alastalo", 1933; Kirkolle "In chiesa", 1937). I suoi romanzi sono caratterizzati dalla minuziosa descrizione dell'ambiente e dall'insistente monologo interiore dei personaggi. Postumo e incompiuto ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...