Pittore (Lipsia 1884 - New York 1950). Studiò a Weimar, Parigi, Berlino, dove espose (1950) col gruppo della Secessione. Abbandonata la Germania nel 1937, fu successivamente a Parigi, Amsterdam (dal 1938) [...] formazione fu il contatto coi Fauves, dai quali derivò la violenza del colore e la deformazione espressionista dei corpi. Volle rendere in pittura i miti sociali del mondo moderno, ispirandosi spesso all'opera di letterati quali Joyce e Dos Passos. ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] schopenhaueriana e la predilezione per J. P. Richter e la narrativa francese e russa dell'Ottocento; l'amicizia con J. Joyce, da lui conosciuto a Trieste come professore d'inglese; i numerosi viaggi all'estero, di carattere non solo commerciale; il ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] College di Dublino, nel 1928 divenne lettore d'inglese alla Scuola normale superiore di Parigi, dove fu amico di James Joyce, per ritornare nel 1930 al Trinity College come lettore di francese. Nel 1938 si trasferì definitivamente in Francia e dal ...
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Scrittore serbo (n. Zagabria, Croazia, 1932). Laureatosi in Filosofia a Belgrado, ha lavorato come traduttore dal russo e ha collaborato con diverse riviste letterarie, prima di pubblicare Kuća lopova [...] di romanziere, negli anni ha affiancato quella di saggista e ha realizzato contributi su autori quali I. Svevo, J. Joyce e R. Musil (divenuto poi protagonista del romanzo Musilov notes del 1989). Già ostile nei confronti del regime comunista, nel ...
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Scrittore algerino di lingua francese e araba (Constantine 1929 - Grenoble 1989). Nato in una famiglia di intellettuali della tribù di Keblout, frequentò la scuola coranica, poi la scuola francese. Nel [...] nel romanzo maghrebino sul piano stilistico e della tecnica narrativa, prossima ai grandi innovatori del 20º secolo (Joyce, Faulkner, Dos Passos). L'impegno politico traspare anche nella produzione teatrale (Le cadavre encerclé, 1955; Le cercle ...
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Guarnieri, Luigi. – Scrittore italiano (n. Catanzaro 1962). Dopo la laurea in Lettere classiche all’università di Pisa, si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha scritto per il [...] ); La sposa ebrea (2006, premio Pisa); I sentieri del cielo (2008, premio Grinzane Cavour); Una strana storia d'amore (2010); Il sosia di Hitler (2014); Forsennatamente Mr. Foscolo (2018) e la biografia romanzata Il segreto di Lucia Joyce (2022). ...
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Pseudonimo dello scrittore inglese Ford Hermann Hueffer (Merton, Surrey, 1873 - Deauville 1939). Figlio di un critico musicale di origine tedesca e nipote del pittore preraffaellita F. Madox Brown, crebbe [...] , W. Lewis, ecc.; e Transatlantic Review (1924, a Parigi, dove si era trasferito nel 1922), alla quale collaborarono J. Joyce, E. Hemingway, G. Stein, ecc. Come poeta (Collected poems, 1928), ebbe influenza su Pound e sugli imagisti. Come narratore ...
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Scrittore danese (Ordrup 1903 - Copenaghen 1966). Nel primo romanzo, Legetøj ("Giocattoli", 1936), già compare il tema dominante della sua narrativa: il conflitto tra la forza distruttiva della violenza [...] ", 1939); To minutters stilhed ("Due minuti di silenzio", 1944). In Ingen kender natten ("Nessuno conosce la notte", 1955), romanzo ambientato nella Danimarca occupata dai Tedeschi, si trova una coerente applicazione della tecnica narrativa di Joyce. ...
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Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] (1974). Ha ricevuto il Prix Médicis nel 1969 per il romanzo Dedans.
La sua tesi di dottorato, L'exil de Joyce ou l'art du remplacement (1968), è considerata a tutt'oggi un'opera fondamentale sullo scrittore irlandese. Negli anni Settanta, sulla ...
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Caporossi, Patrizia. – Filosofa e storica delle donne italiana (n. Cupra Marittima 1951). Laureata in Filosofia all'Università La Sapienza di Roma (1975), addottorata in Filosofia e teoria delle scienze [...] delle donne. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Tina Modotti (1998); Seminare per fare politica (2000); Joyce Lussu e la passione politica (2002); Joyce Lussu e la storia (2003); Il giardino filosofico (2005); Il dono della libertà femminile (2006 ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...