Narratrice neozelandese (Dunedin 1924 - ivi 2004). Dopo un'infanzia segnata da lutti e disgrazie familiari, si dedicò all'insegnamento ma, a causa di una crisi psichica, dovette subire l'internamento in [...] ), An angel at my table (1984) e The envoy from mirror city (1985). In uno stile che risente della lezione di Joyce, denso di metafore e di bagliori ironici, le sue storie, sospese tra incubo e sogno, rivelano una profonda sensibilità femminile e il ...
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Regista italiano (n. Roma 1932). Nel 1960 si trasferì a Stoccolma, per lavorare al Marionetteatern di Michael Meschke; influenzato dal lavoro sulle macchine cinetiche dello scultore Harry Kramer e dalle [...] viaggi di Gulliver (1966), in cui si servì fra l'altro di proiezioni di filmati; Edgar Allan Poe (1967); James Joyce (1968); Le tre melarance (1973); Barbablè (1975), in cui tornava progressivamente a rivalutare il discorso poetico. È considerato il ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] "un ignoto del personaggio simile a quello degli oggetti che aprono a Proust la loro scorza o si epifanizzano per joyce". L'architettura prospettica e discorsiva delle lezioni considera il romanzo europeo del Novecento come uno dei modi di essere ...
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Testimonianze - Federico Fellini
Jacqueline Risset
Federico Fellini
"Appena ti fabbrichi un pensiero, rìdici sopra": queste parole di Laozi, che Federico Fellini citava volentieri, e non soltanto a [...] , fu per alcuni anni gagman, e collaborò al "Marc'Aurelio", quel giornale satirico tra i cui lettori era stato anche J. Joyce. Fellini vi pubblicò disegni umoristici e brevi racconti, che sono vere anticipazioni dei suoi film e nei quali manifesta l ...
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Regista cinematografico statunitense (Nevada, Missouri, 1906 - Middletown, Rhode Island, 1987). Cineasta dalla forte personalità e dalla biografia leggendaria, il tema conduttore della sua opera è stato [...] ); Wise blood (La saggezza nel sangue, 1979); The dead (Gente di Dublino, 1987), tratto da un racconto di J. Joyce.
Il padre, Walter (Toronto 1884 - Beverly Hills 1950), attore dalla recitazione incisiva e mai superficiale, è stato ottimo interprete ...
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Lagercrantz 〈làaġërkranz〉, Olof. - Scrittore e critico letterario svedese (Stoccolma 1911 - ivi 2002). Autore tra i più apprezzati della Svezia contemporanea, molti dei suoi saggi critici costituiscono [...] ); Den pågående skapelsen ("La creazione ininterrotta", 1966), su Nelly Sachs; Att finnas till ("Esistere", 1970), su J. Joyce; August Strindberg (1979); Färd med Mörkrets hjärta (1987; trad. it. Viaggio con Cuore di tenebra, 1988), rilettura dell ...
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FERRIERI, Enzo
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Milano il 7 luglio 1890 da Pio e Rosina Magenta. La famiglia non godeva di grande agiatezza, ma vi si respirava l'amore per la cultura. Il giovane F. poté [...] ai suoi lettori la versione di C. Linati di Exiles di J. Joyce, apparsa già nel '20, e più tardi le prime versioni italiane dell in tanto, se escludiamo nel '30 la produzione della commedia di Joyce, Gliesuli, e nel '33 Il poeta e l'uccellino di F ...
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Critico letterario italiano (Colle Sannita 1891 - Bologna 1962). La sua critica, partendo dalle giovanili esperienze del dannunzianesimo e del futurismo, si basa sui principi dell'estetica del Croce e [...] ); La poesia della Bibbia (2 voll., 1959); La poesia dell'Egitto e della Mesopotamia (1960); Poesia e impoesia nell'Ulisse di Joyce (1962). Scrisse anche romanzi (La città terrena, 1927; Mida il nuovo satiro, 1930) e poesie (Canti spirituali, 1955). ...
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Hemingway, Ernest
Valerio Massimo De Angelis
Uno scrittore sul fronte della vita
Autore del più importante romanzo sulla Prima guerra mondiale, Addio alle armi, lo statunitense Ernest Hemingway è riuscito [...] devastato l'Europa.
Hemingway arriva a Parigi alla fine del 1921, dove conosce i più grandi scrittori del periodo (James Joyce, Ezra Pound, Gertrude Stein). Il suo primo vero romanzo, Il sole sorge ancora (1926), gli vale un'immediata celebrità ...
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Antheil, George (propr. Georg Johann Carl)
Lorenzo Dorelli
Compositore statunitense, nato a Trenton (New Jersey) l'8 luglio 1900 da padre polacco e morto a New York il 12 febbraio 1959. Con il Ballet [...] tra cui Sylvia Beach, proprietaria della libreria Shakespeare & Co., E. Pound, E. Satie, P. Picasso, J. Joyce. Infatti, l'esecuzione delle sue prime composizioni (Airplane sonata, 1922; Sonata savage, 1922; Sonatina "Death of the machines", 1923 ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...