FERRETTI, Massimo
Gemma Bracco Baratta
Nato a Chiaravalle (Ancona) il 13 febbr. 1935, già nei primi anni venne colpito da quella malattia cronica, l'endocardite reumatica, che lo segnerà per sempre, [...] subito una sorta di "regressione a condizione prelogica" (Pedullà), e il F., che ha fatto sue le suggestioni di W. Faulkner e J. Joyce e le tesi di A. Robbe-Grillet ed ha sentito il fascino del Tristram Shandy di L. Sterne, accoppia alla meticolosità ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] importante di quella eterna "funzione Gadda" che va da Folengo e gli altri macaronici, così efficaci su Rabelais, al Joyce di Finnegan's Wake" (Intr. ai Racconti della Scapigliaturapiemontese, p. 539).
Sulla scia del successo delle corrispondenze da ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] , nativa di Cecina, con la quale si fidanzò, e quello, tra le molteplici letture del momento, con i testi di Joyce, in particolare con i Dubliners e Daedalus, la cui entusiastica scoperta, condivisa con Cancogni, cementò la loro intesa inducendoli a ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] Vi si legge, ad esempio, nell'articolo Aura poetica, la recensione decisamente critica dell'Ulisse di J. Joyce considerato, negativamente, estremo punto di arrivo della letteratura naturalistica, da respingere nel nome della necessità di "introdurre ...
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FRASSINELLI, Carlo
Angelo D'Orsi
Nacque ad Alessandria d'Egitto il 10 dic. 1896, figlio di padre ignoto e di Vittoria Frassinelli, donna di modesta condizione, proveniente da Ceneda (l'attuale Vittorio [...] europea" pubblicherà in tutto nove titoli: dopo Babel´, Moby Dick di H. Melville, Riso nero di Sh. Anderson e Dedalus di J. Joyce (tutti tradotti da Cesare Pavese); La luna dei Caraibi e altri drammi marini e L'imperatore Jones di E. O'Neill, nella ...
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CAETANI, Roffredo
Benedetta Origo
Principe di Bassiano e ultimo duca di Sermoneta, nacque a Roma il 13 ott. 1871 da Onorato e dalla nobildonna inglese Ada Bootle-Wilbraham. Fu figlioccio di F. Liszt, [...] inoltre eccezionali traduzioni di T. S. Eliot reso da Saint-John Perse, di Garcla Lorca tradotto da Supervielle, James Joyce da Larbaud, Leopardi da Ungaretti.
Nel 1948 la C. fondò nel palazzo Caetani a Roma la nuova rivista Botteghe Oscure ...
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GRASSI, Paolo
Giorgio Taffon
Nacque a Milano, il 30 ott. 1919, da Raimondo e Ines Platesteiner.
Il padre, pugliese, di Martina Franca, si era trasferito a Milano, dove collaborò a Il Sole occupandosi [...] .
Svolse le funzioni di direttore editoriale e lanciò una collana di testi teatrali, il cui primo volume fu Esuli di J. Joyce seguito da oltre 40 titoli, tra cui opere di A. Strindberg, Synge, F. Wedekind, C.F. Hebbel, G. Büchner, Čechov. Per ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] riviste più prestigiose dell'epoca. Risale a quel periodo, in occasione di un viaggio a Parigi, un incontro con Joyce e Svevo, al quale il narratore trevigiano avrebbe riconosciuto maturità ed espressività di stile, denunciandone sintomaticamente la ...
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MAIER, Bruno
Franco Pignatti
Nacque a Capodistria il 1 dic. 1922 da Giovanni e Onorina Ritossa. Conclusi gli studi presso il locale liceo classico, nel 1941 si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università [...] di Italo Svevo, divenuto un classico, raggiunse la quinta edizione (la sesta nel 1980); l'edizione del Carteggio con J. Joyce, E. Montale, V. Larbaud, B. Cremieux, Marie Anne Comnène, V. Jahier (Milano 1978) consentì al M., illustrando le ragioni ...
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Nacque il 4 dic. 1890 ad Armungia, in provincia di Cagliari, da Giovanni e da Lucia Mereu in una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dopo aver frequentato il ginnasio presso il collegio salesiano [...] 1940, mentre le truppe tedesche entravano a Parigi, il L. abbandonò la capitale e si trasferì, con la moglie Joyce Salvadori (sempre coraggiosamente al suo fianco negli anni della clandestinità e dell'esilio), in un piccolo villaggio ai piedi dei ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...