Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] otto episodi di sette registi diversi tra cui Ernst Lubitsch, e il francese Carnet de bal (1937; Carnet di ballo) di JulienDuvivier, specialista del genere (ne diresse cinque). Quest'ultimo, più che come un f. a e. in senso stretto, si presenta come ...
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RIZZOLI, Angelo.
Daniele Pozzi
– Nacque a Milano il 31 ottobre 1889, da Angelo e Giuditta Tamborini, ultimo di tre figli (Antonietta Eva era nata nel 1881 e Andreina Elisa nel 1886). Il padre, oste, [...] la popolare serie Don Camillo – tratta dalle raccolte di racconti (1948-1966) di Guareschi; il primo film, diretto da JulienDuvivier, è del 1952 –, vari spaghetti-western e i discussi docufilm di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi (a partire da ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] più noto è quello francese, che combina la tradizione autoctona (Pépé le Moko, 1936, Il bandito della casbah) di JulienDuvivier con l'esempio di film e romanzi statunitensi, soprattutto dopo la creazione della collana letteraria Série noire (1945) e ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] les toits de Paris (1930; Sotto i tetti di Parigi) di René Clair, Pépé le Moko (1936; Il bandito della casbah) di JulienDuvivier, La bête humaine (1938; L'angelo del male) di Jean Renoir. L'antieroe per eccellenza di questo pre-noir francese è stato ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] von Stroheim, da John Ford a Frank Capra – svilupparono questa tendenza con risultati eccellenti. Ma anche in Francia, con JulienDuvivier e Jean Renoir, il realismo fu l’asse portante di quella cinematografia. In Unione Sovietica infine, i film di ...
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VITROTTI, Giovanni Battista (Vitrutìn)
Stefano Masi
– Nacque a Torino il 16 novembre 1882, secondogenito di Giuseppe e di Virginia Lisa.
Il nonno paterno, Paolo Vitrotti, proprietario terriero, era stato [...] (1950) di Flavio Calzavara, e partecipò – sebbene non accreditato – alla lavorazione del primo Don Camillo (1952) diretto da JulienDuvivier.
Ma è sul terreno del documentario che, dopo la caduta del fascismo, il pioniere torinese visse una seconda ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] , Marcel Dalio, Victor Francen, Jules Berry, Gaston Modot, Raymond Cordy, figure che hanno costellato i film di Jean Renoir, JulienDuvivier, René Clair, Marcel Carné.
L'Italia, dopo l'avvento del sonoro, ha assistito al proliferare di c. che hanno ...
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Hepburn, Audrey
Francesco Costa
Nome d'arte di Edda van Heemstra Hepburn-Ruston, attrice teatrale e cinematografica, nata a Bruxelles il 4 maggio 1929, da padre inglese e madre neerlandese, e morta [...] when it sizzles (Insieme a Parigi) di Richard Quine, rifacimento del più riuscito La fête à Henriette (1952) di JulienDuvivier, di cui viene replicata la formula del 'film nel film'. Studiò quindi a fondo il dialetto cockney per interpretare in ...
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Léaud, Jean-Pierre
Simone Emiliani
Attore cinematografico francese, nato a Parigi il 5 maggio 1944. Con Anna Karina e Jean-Paul Belmondo è stato tra gli attori simbolo della Nouvelle vague: la sua recitazione [...] fisso nell'obiettivo della macchina da presa. Ancora nel 1962, dopo essere stato uno dei protagonisti di Boulevard (1960) di JulienDuvivier, L. tornò a essere Doinel in Antoine et Colette. In questo episodio il protagonista, che ha 17 anni e lavora ...
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Reisch, Walter
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista austriaco, di origine ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 23 maggio 1903 e morto a Los Angeles il 28 maggio 1983. Nel corso [...] della Metro Goldwyn Mayer, per la quale scrisse come primo incarico The great waltz (1938; Il grande valzer) di JulienDuvivier, una biografia romanzata di J. Strauss. R., abituato a scrivere ogni parola dei soggetti e delle sceneggiature, si adattò ...
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