Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] , Marcel Dalio, Victor Francen, Jules Berry, Gaston Modot, Raymond Cordy, figure che hanno costellato i film di Jean Renoir, JulienDuvivier, René Clair, Marcel Carné.
L'Italia, dopo l'avvento del sonoro, ha assistito al proliferare di c. che hanno ...
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Gabin, Jean
Tullio Kezich
Nome d'arte (ereditato dal padre attore, Ferdinand Gabin) di Jean-Alexis Moncorgé, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 17 maggio 1904 e morto ivi il [...] delle grandi icone del cinema europeo. Nei film degli anni Trenta, firmati da registi come Jean Renoir, Marcel Carné, JulienDuvivier e altri, G. è il proletario ribelle, vittima dell'ingiustizia sociale; dopo l'intermezzo della guerra, trascorsa in ...
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Hepburn, Audrey
Francesco Costa
Nome d'arte di Edda van Heemstra Hepburn-Ruston, attrice teatrale e cinematografica, nata a Bruxelles il 4 maggio 1929, da padre inglese e madre neerlandese, e morta [...] when it sizzles (Insieme a Parigi) di Richard Quine, rifacimento del più riuscito La fête à Henriette (1952) di JulienDuvivier, di cui viene replicata la formula del 'film nel film'. Studiò quindi a fondo il dialetto cockney per interpretare in ...
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Léaud, Jean-Pierre
Simone Emiliani
Attore cinematografico francese, nato a Parigi il 5 maggio 1944. Con Anna Karina e Jean-Paul Belmondo è stato tra gli attori simbolo della Nouvelle vague: la sua recitazione [...] fisso nell'obiettivo della macchina da presa. Ancora nel 1962, dopo essere stato uno dei protagonisti di Boulevard (1960) di JulienDuvivier, L. tornò a essere Doinel in Antoine et Colette. In questo episodio il protagonista, che ha 17 anni e lavora ...
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Reisch, Walter
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista austriaco, di origine ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 23 maggio 1903 e morto a Los Angeles il 28 maggio 1983. Nel corso [...] della Metro Goldwyn Mayer, per la quale scrisse come primo incarico The great waltz (1938; Il grande valzer) di JulienDuvivier, una biografia romanzata di J. Strauss. R., abituato a scrivere ogni parola dei soggetti e delle sceneggiature, si adattò ...
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Laughton, Charles
Guido Fink
Attore teatrale e cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Scarborough (Yorkshire) il 1° luglio 1899 e morto a Hollywood il 15 dicembre 1962. Fu famoso [...] non sono davvero pochi quelli che meritano di essere ricordati: per es. quello legato al felice incontro con JulienDuvivier (un episodio dell'ingiustamente dimenticato Tales of Manhattan, 1942, Destino) e quello diretto da un altro esule francese ...
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Don Camillo
Antonio Faeti
(Italia/Francia 1951, 1952, bianco e nero, 100m); regia: JulienDuvivier; produzione: Giuseppe Amato per Rizzoli/Francinex; soggetto: dall'omonimo romanzo di Giovanni Guareschi; [...] sono le fanfare di Peppone e dei suoi a dargli l'arrivederci.
Se si collega questo film, del francese JulienDuvivier, in cui fra l'altro domina quel volto inconfondibilmente cavallino di un attore, Fernandel, per anni simbolo ineguagliato della ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] speciale schermo di biglie di vetro. Illuminò poi Vivien Leigh in una sofisticata Anna Karenina (1948) diretta da JulienDuvivier in Gran Bretagna, Paese nel quale avrebbe lavorato spesso anche in seguito. All'inizio degli anni Cinquanta contribuì a ...
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Casque d'or
Leopoldo Santovincenzo
(Francia 1951, 1952, Casco d'oro, bianco e nero, 95m); regia: Jacques Becker; produzione: Raymond Hakim, Robert Hakim per Speva; sceneggiatura: Jacques Becker, Jacques [...] per lei, proviene dalle cronache popolari. Negli anni che precedettero la seconda guerra mondiale si interessò alla storia JulienDuvivier. Nel 1946 il progetto fu ripreso, senza fortuna, da Jacques Becker; ma anche Yves Allegret e Henri-Georges ...
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Pépé le Moko
Claudio G. Fava
(Francia 1936, Il bandito della casbah, bianco e nero, 93m); regia: JulienDuvivier; produzione: Raymond Hakim, Robert Hakim per Paris Film; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] come il film ‒ inizialmente battezzato Nuits blanches e offerto a Renoir, che rifiutò ‒ rappresentò per il fertilissimo JulienDuvivier una delle punte più alte d'una prolifica carriera. Due i remake, entrambi americani: Algiers, ovvero Un'americana ...
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