Čerkasov, Nikolaj Konstantinovič
Vivia Benini
Attore cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 27 luglio 1903 e morto ivi (Leningrado) il 14 settembre 1966. La sua fama di grande attore poliedrico, [...] basso che Č., ancora ragazzo, ascoltò e vide nel Boris Godunov di M.P. Musorgskij, e più tardi K.S. Stanislavskij al cui realismo psicologico Č. ispirò molte delle sue interpretazioni.
Figlio di un impiegato delle ferrovie, Č. iniziò giovanissimo ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] verosimiglianza e sulla razionalità del fantasma poetico, discendono le poetiche del teatro naturalista (É. Zola, A. Antoine, K.S. Stanislavskij) e alcune antinaturaliste (P. Fort, B. Brecht). La tesi opposta ha invece trovato il suo fondamento nell ...
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burattino e marionétta Fantocci di materiale vario, per lo più legno, manovrati da un burattinaio, che dà loro vita apparente. Il burattino è costituito da una testa, alla quale è congiunta una veste aperta [...] più interessanti le iniziative francesi, inglesi, russe, fra cui quelle di natura teorica di M. Maeterlinck, G. Craig, K. S. Stanislavskij, G. B. Shaw. Di importanza mondiale il Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca, fondato a Roma nel 1922 e ...
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Scenografo e regista italiano (n. Firenze 1948). Nel corso della sua carriera ha realizzato diverse produzioni per i maggiori spazi teatrali d'avanguardia, spesso presentate nei più prestigiosi festival [...]
Già studente di architettura e allievo di T. Pavlova (che per prima diffuse in Italia le teorie di K. S. Stanislavskij), ha sviluppato la sua ricerca teatrale approfondendo l'esperienza delle avanguardie del Novecento e dei teatri orientali. Nel ...
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Fantoccio di legno a figura intera e azionato da fili.
Durante il Medioevo si adoperavano m. nelle chiese, negli spettacoli sacri e nelle corti feudali. Si diffusero in Cina dopo la dinastia T’ang (618-907); [...] ). Interessanti sono state le iniziative francesi, inglesi, russe, fra le quali quelle teoriche di M. Maeterlinck, G. Craig, K.S. Stanislavskij, G.B. Shaw, tendenti a valorizzare la m. come tipo-limite dell’arte interpretativa. Di grande rilievo il ...
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Regista russo, naturalizzato italiano nel 1938 (Perm´ 1886 - Roma 1969). Allievo attore del Teatro d'Arte di Mosca, fu dapprima in compagnia con V. E. Mejerchol´d e poi aiuto regista e segretario di K. [...] S. Stanislavskij. Nel 1923 fondò a Praga la sezione del Teatro d'Arte, mettendo in scena opere di N. V. Gogol´, A. P. Čechov e L. N. Tolstoj. Nel 1933 si stabilì in Italia, dove diresse con successo testi di A. N. Ostrovskij, Čechov, Gogol´ e M. Gor´ ...
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Pittore e scenografo (Mosca 1880 - Pietroburgo 1912). Studiò alla Scuola di pittura, scultura e architettura a Mosca (1896-1901) dove fu allievo di I. I. Levitan. Viaggiò in Italia (1902). Come scenografo [...] Korovin con cui lavorò per il Bol´šoj teatr di Mosca (1901-03). Nel 1904 cominciò a lavorare per K. S. Stanislavskij e V. E. Mejerchol´d. Per Mejerchol´d fece le scenografie di Hedda Gabler di Ibsen (1906) e de La baracca dei burattini di A. A. Blok ...
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Regista teatrale inglese (Londra 1914 - ivi 2002). Nel 1945 fondò a Manchester il Theatre Workshop, una delle compagnie più vitali del nuovo teatro inglese. Dopo otto anni di tournée in provincia, la compagnia [...] nuovamente in Inghilterra. Nel 1970 ricostituì l'antica compagnia sotto la sua direzione. Ispirandosi alla tecnica di K. S. Stanislavskij, la L. credeva nella realizzazione dell'opera teatrale come frutto di una perfetta fusione del lavoro di tutti ...
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Architetto (Pietroburgo 1859 - Mosca 1926), principale esponente dell'art nouveau in Russia. A Mosca lavorò come illustratore e scenografo prima di dedicarsi all'architettura; dal 1896 insegnò alla scuola [...] private, come quella di N. Rjabušinskij (1900-02; ora sede del museo Gor´kij), per le quali curò anche l'arredamento; progettò per K. S. Stanislavskij il Teatro d'arte di Mosca (1902). L'impianto razionale sotteso alle sue costruzioni (nelle quali ...
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crudeltà, teatro della Espressione coniata da A. Artaud (➔) nel Primo manifesto del teatro della crudeltà (1932) per identificare un nuovo modo di fare teatro, opposto sia a quello di K.S. Stanislavskij [...] sia al teatro epico di B. Brecht: uno spettacolo totale in cui fossero impiegati tutti i mezzi d’azione atti a scuotere e sconvolgere lo spettatore, ottenendone la partecipazione incondizionata. Notevole ...
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