Re dell'Afghānistān (Kābul 1914 - ivi 2007); salì al trono dopo l'assassinio del padre Nādir (1933). Terminata la seconda guerra mondiale e sorto lo stato del Pakistan, per fronteggiare la tensione ai [...] confini orientali del suo paese, Z. S. si accostò all'India e scelse la strada della neutralità, partecipando alla conferenza di Bandung (1955). A seguito della rottura delle relazioni diplomatiche col ...
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Najibullah, Mohammad
Politico afghano (Kabul 1947-ivi 1996). Quarto e ultimo presidente della Repubblica democratica dell’Afghanistan. Di etnia pashtun, membro del Partito comunista afghano, nel 1980 [...] e di settori del suo partito, N. cercò di attuare una serie di riforme volte a favorire la riconciliazione nazionale. Nel 1992, dopo un accordo con l’Alleanza del Nord, si dimise. Nel 1996, quando i taliban conquistarono Kabul, N. fu giustiziato. ...
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Stato continentale dell’Asia di SO. Confina con il Turkmenistan, l’Uzbekistan, e il Tagikistan a N, con la Cina per un breve tratto a NE (l’appendice che s’incunea fra il Pamir e l’Hindukush), con il Pakistan [...] del Sistan, oppure si consumano nelle aree steppiche che attraversano. Fa eccezione una ristretta zona di NE che, mediante il Kabul e pochi altri fiumi, manda le sue acque all’Indo. Dal Kūh-i Bābā, il principale nodo idrografico dell’Afghanistan ...
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Uomo politico afgano (Feyzabad 1940 – Kabul 2011). Dopo la laurea in Teologia islamica (università di Kabul), ha proseguito gli studi in Egitto con un master in Filosofia islamica. Nel 1968 è tornato in [...] consiglio per la pace (atto a stabilire rapporti diplomatici con i talebani per avviare trattative di pace). Il 20 sett. 2011 è stato assassinato a Kabul in un attentato suicida durante un incontro con alcuni esponenti della fazione fondamentalista. ...
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Mojaddedi, Sibghatullah. – Uomo politico afghano (Kabul 1925 - ivi 2019). Fondatore del Fronte di liberazione nazionale afghano, è stato presidente della Loya jirga (Grande assemblea del popolo afghano) [...] che nel 2003 ha approvato la nuova Costituzione. Presidente dal 2005 della Camera alta dell'Assemblea nazionale, dall’aprile al giugno 2012 ha ricoperto la carica di presidente ad interim del Paese a seguito ...
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Daud Khan, Muhammad
Politico afghano (Kabul 1909-ivi 1978). Membro della famiglia reale, comandante in capo delle forze armate (1937) e in seguito più volte ministro, dal 1953 al 1963, quale capo del [...] governo, tentò di avviare un processo di modernizzazione del Paese. Con il colpo di Stato del luglio 1973 detronizzò il re Zahir e instaurò la Repubblica della quale divenne presidente e primo ministro. ...
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Abdullah, Abdullah. – Uomo politico afghano (n. Kabul 1960). Laureatosi in Medicina nel 1977 presso l’università di Kabul, dal 1992 ministro degli Esteri per il governo in esilio della Repubblica islamica [...] nazionale, nell'esercizio della cui carica ha partecipato nell'agosto 2021 alle trattative con alcuni esponenti del fondamentalismo sunnita per la formazione di un nuovo esecutivo dopo la presa di Kabul e le dimissioni del presidente Ghani. ...
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Archeologo e viaggiatore inglese (Budapest 1862 - Kābul 1943); prof. al Collegio orientale di Lāhōr e all'univ. del Panjāb, compì lunghe spedizioni nel Turchestan cinese (1899-1901), raccogliendo materiali [...] archeologici. Viaggiò poi nell'Asia centrale e nella Cina occidentale (1906-08), e quindi nell'Iran (1913-16), nell'Iraq e in Transgiordania (1926). Pubblicò numerose relazioni dei viaggi compiuti ...
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Re dell'Afghānistān (Dehra Dun, India, 1880 - Kābul 1933). Nato da famiglia imparentata con la casa reale afgana, salì al trono (1929) dopo aver eliminato l'usurpatore Ḥabīb Ullāh; tentò una prudente modernizzazione, [...] ma fu assassinato per vendetta privata ...
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Militare e amministratore coloniale britannico (Stenay, Meuse, 1841 - Kabul 1879); entrato nel 1857 al servizio della Compagnia delle Indie Orientali, partecipò, nel 1878, alla missione britannica a Kabul. [...] firmò con il successore, Ya῾qūb Khān, il trattato di Gandamāk per il quale gli Afghani accettavano un residente britannico a Kabul: nel luglio 1879 egli stesso era nominato a tale ufficio. Ma alcune settimane dopo C. e gli altri membri europei della ...
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Isaf
s. f. inv. Acronimo di International security assistance force, contingente internazionale di pace operante in Afghanistan. ◆ Cominciamo dall’Afganistan, […] il Governo di transizione si è rimboccato le maniche cominciando a lavorare...
reduce assassino
loc. s.le m. Militare reduce da una spedizione di guerra che si trasforma in assassino. ◆ [tit.] Usa, il mistero dei reduci assassini / Rientrati da Kabul, 4 «berretti verdi» uccidono le mogli / In poco più di un mese una...