Giappone
Donatello Fumarola
CinematografiaDalle origini alla Seconda guerra mondiale
di Dario Tomasi
Il cinetoscopio di Thomas A. Edison fu introdotto in G. nel novembre del 1896. Nel febbraio dell'anno [...] in un ospedale psichiatrico, influenzato dalle avanguardie tedesche e sovietiche, e Jūjirō (1928, Incroci), che richiama il Kammerspiel espressionista.
Una corrente importante, anche se di breve durata, del cinema nipponico muto fu quella del keikō ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] si diano anche testi filmici più grandi (per es., certi generi cinematografici, come il western classico, oppure una scuola, come il Kammerspiel o la produzione totale di un dato Paese in un dato periodo) e testi filmici più piccoli di un film (per ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] di Joe May); entrambi contribuirono a creare la combinazione particolare del cinema tedesco, all'interno del quale Kammerspiel e naturalismo si scontrarono o si fusero con l'Espressionismo. Mayer oltre a cosceneggiare il capolavoro espressionista ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] I riferimenti plastico-figurativi alla pop-art si fecero espliciti in Dillinger è morto (1968), sorta di Kammerspiel avvitato sulla performance del protagonista (un progettista di maschere antigas: Michel Piccoli) quasi solitario in scena, ovvero ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] che è soprattutto la visione dell'uomo e delle sue angosce in un mondo disumano. Un tema che sarebbe stato ripreso dal Kammerspiel Der letzte Mann (1924; L'ultima risata), interpretato da Emil Jannings e considerato da molti il suo capolavoro, dramma ...
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