Pittore, nato il 17 ottobre 1890 a Hannover, dove morì il 2 febbraio 1964. Autodidatta, si dedicò completamente alla pittura dal 1919 con un'intensa attività nell'ambito dell'arte concreta, a stretto contatto [...] con K. Schwitters, amico di Kandinskij, attento alle esperienze di P. Mondrian, T. van Doesburg, L. Moholy Nagy. Nel 1926 tenne la sua prima personale a Berlino presso la galleria Der Sturm e partecipò alla International exhibition of modern art al ...
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Pittore italiano (Monte Vidon Corrado 1894 - ivi 1958). Studiò all'accademia di belle arti di Bologna con G. Morandi, coltivando nel frattempo i suoi interessi letterarî. Negli anni successivi alla prima [...] guerra mondiale, fu ripetutamente a Parigi (1917-26; 1931) dove venne in contatto con Modigliani, Kandinskij e Kupka, maturando la crisi che doveva portarlo alla pura astrazione (Obelisco, 1934, Milano, Galleria d'arte moderna). Tra i protagonisti ...
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Pittore danese (Vejrum presso Struer, Danimarca, 1914 - Århus 1973). Nel 1936 lavorò nell'atelier di F. Léger, nel 1937 eseguì le decorazioni del Palais des temps nouveaux per l'esposizione universale, [...] sotto la direzione di Le Corbusier. In tali opere mostra stretti contatti con V. Kandinskij, P. Klee, M. Ernst, H. Arp e J. Miró. Nel 1938 tornò in Danimarca dove fu tra i fondatori della rivista Helhesten (con l'architetto Dahlmann Olsen), nel 1948 ...
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Pittore (Altenbögge, Vestfalia, 1905 - Herrsching am Ammersee, Baviera, 1976). Iniziò a dipingere nel 1924, attratto dall'arte di P. Moderson-Becker. Dopo aver lavorato come elettricista e minatore e aver [...] la pittura di van Gogh (1926-27), studiò al Bauhaus di Dessau (1927-30), con O. Schlemmer, P. Klee, W. Kandinskij, e contemporaneamente ebbe frequenti contatti con E. L. Kirchner a Davos. Dall'insegnamento del Bauhaus e da un periodo di lavoro nello ...
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Pittore e scultore (Newport 1915 - Upton 1965). Dopo avere studiato alla Yale school of fine arts e a New York con J. Sloan e H. Hofmann, fu in Europa (1937-38) con una borsa di studio della fondazione [...] Guggenheim. Fu in contatto con F. Winter, a Londra e a Parigi, conobbe B. Nicholson, Gabo, Moholy-Nagy, Léger, Kandinskij. Tornato negli Stati Uniti, dopo la guerra lavorò come fotografo, riprendendo dal 1948 la sua attività pittorica, che rientra ...
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MARINI, Marino
Daniela Fanini
(App. I, p. 824; II, II, p. 269)
Scultore, pittore e incisore italiano, morto a Viareggio il 6 agosto 1980. I molti viaggi in Italia e nel Nord Europa lo avevano messo [...] in contatto con esponenti dell'avanguardia (Y. Tanguy, G. De Chirico, M. Campigli, J. Gonzalez, V. Kandinskij); la visita alla cattedrale di Bamberga, nel 1934, segnò in modo particolare il suo itinerario artistico. La gotica statua equestre di ...
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Pittore francese (Sathonay, Ain, 1918 - Parigi 1988); stabilitosi a Parigi nel 1933, cominciò a dipingere, durante un viaggio in Tunisia e Algeria nel 1939, opere segnate da un espressionismo cromatico. [...] più significativi rappresentanti dell'astrattismo lirico, d'impostazione segnico-gestuale, dal quale trasparì anche il suo interesse per la mistica orientale. Vincitore del premio Kandinskij nel 1951, D. fu tra i fondatori del Salon d'octobre (1952). ...
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STAËL, Nicolas de
Maurizio CALVESI
Pittore, nato il 5 gennaio 1914 a Pietroburgo, morto suicida ad Antibes il 16 marzo 1955. Fu a lungo in Belgio, in Francia, in Spagna, in Italia e negli S. U. A.
Dopo [...] una prima esperienza figurativa picassiana (1941-42), dal 1943 praticò una pittura astratta con echi di V. Kandinskij e A. Lanskoj; intorno al 1949 si cominciò a definire la sua ricerca che resta più tipica, d'un robusto neoplasticismo a larghe e ...
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Pittore di origine russa (Mosca 1900 - Parigi 1969), naturalizzato francese nel 1962. Lasciata la Russia all'inizio della rivoluzione, soggiornò in varie capitali dell'Europa orientale, guadagnandosi da [...] (1928-29) e, a Londra, la Slade school of art (1935-36). Dopo il 1937, i contatti più intensi con V. Kandinskij, S. e R. Delaunay, O. Freundlich e J. Lacasse, contribuirono a indirizzare la sua ricerca verso un linguaggio astratto: larghe stesure ...
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Pittore e mercante d'arte italiano (Milano 1898 - San Vito di Bellagio 1964). Studiò a Brera con C. Tallone ma si volse presto a una ricerca d'impostazione astratta. Nel 1930 fondò con i fratelli Livio [...] , che divenne a Milano il centro più significativo per la diffusione dell'arte moderna (mostre dedicate a Kandinskij, Baumeister, Vordenberg-Gildewart, Picasso, Chagall, Wols, Modigliani, Morandi, Licini, ecc.). Nel 1934 Gh., con O. Bogliardi e ...
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espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....