Pittore e incisore statunitense (New York 1871 - ivi 1956). Figlio di musicisti e appassionato musicista egli stesso, F. si recò nel 1887 in Europa per completare la sua formazione, ma si dedicò all'arte [...] , paesaggi urbani e marine. Chiamato da Gropius a insegnare al Bauhaus, diresse a Weimar il laboratorio di incisione. Con V. Kandinskij, P. Klee e A. Jawlensky fondò (1924) il gruppo Die Blaue Vier. Considerato dal nazismo artista degenerato, tornò ...
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Scultore spagnolo, nato a San Sebastian il 10 gennaio 1924. Lasciati gli studi di architettura, iniziati nel 1942 a Madrid, dal 1947 si dedica completamente alla scultura. A Parigi dal 1948 al 1950 (partecipa [...] e partecipa alle maggiori esposizioni internazionali ottenendo numerosi riconoscimenti (premio alla Biennale di Venezia del 1958; premio Kandinskij 1960; premio Carnegie 1964; premi Lehnbruck a Duisburg e Nord-Rhein Westfalen a Düsseldorf nel 1966 ...
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Pseudonimo di Hans-Georg Kern, artista tedesco, nato a Deutschbaselitz in Sassonia il 23 gennaio 1938. Trasferitosi con la famiglia a Kamenz (1950-1955), ha iniziato a dipingere durante gli studi ginnasiali. [...] ) alla Hochschule für bildenden Künste, ha seguito H. Trier e si è dedicato allo studio di scritti teorici (E.W. Nay, V. Kandinskij e K. Malevič). In quegli stessi anni ha stretto amicizia con E. Schönebeck, B. Katz e con E. Kretzschmar, divenuta poi ...
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VERONESI, Luigi
Giovanna Casadei
Pittore, grafico, fotografo, scenografo, nato a Milano il 28 maggio 1908. Tra i più significativi esponenti dell'astrattismo italiano, V. muove le sue prime esperienze [...] all'interno dell'immagine e per i rapporti tra le diverse tecniche, così come è importante la lezione di Kandinskij (non tanto il Kandinskij de Lo spirituale nell'arte, quanto quello di Punto, linea e superficie) per il modo di strutturare la ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] nella grafica di J. Itten al Bauhaus, e come viene usato naturalmente da P. Klee e in parte anche da W. Kandinskij, assume funzioni simboliche ben diverse da quelle della coeva tradizione francese e italiana del manifesto. A Weimar e a Dessau, le due ...
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PEVSNER, Antoine
Maurizio CALVESI
Scultore e pittore russo naturalizzato francese, nato a Orel′ nel 1884 (e non nel 1886 come spesso è erroneamente detto), fratello di Naum Gabo. Dal 1902 al 1909 studiò [...] rientrò con il fratello in patria e partecipò alle attività di avanguardia a fianco di K. S. Malevič e V. V. Kandinskij. Nel 1920 firmò, insieme a Naum Gabo, il Manifesto realista, di pura fede costruttivista. Nel 1923 raggiunse il fratello a Berlino ...
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Espressione («arte degenerata») con cui in Germania venne bollata l’arte moderna, condannata dalla propaganda nazionalsocialista. La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine [...] P. Cézanne, P. Gauguin, H. Matisse, G. Braque, P. Picasso, V. van Gogh, J. Ensor, E. Munch, P. Klee, V. Kandinskij, O. Kokoschka, L. Feininger, A. Archipenko e altri stranieri. Esposte in una mostra esemplare di Entartete Kunst a Monaco (1937), parte ...
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MALEVIČ, Kazimir
Corrado MALTESE
Pittore e teorico, nato a Kiev l'11 febbraio 1878, morto nel 1935. Lavorò a Mosca tra il 1908-10 dipingendo alla maniera fauve finché non adottò un cubismo più rigoroso [...] ad aver realizzato le prime composizioni geometriche assolutamente astratte, contemporaneamente a quelle di F. Kupka e prima di quelle di V. Kandinskij, si è mescolato, dopo la guerra 1914-18, attraverso E. Lisickij e E. Moholy-Nagy, con il movimento ...
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Pittore italiano (Roma 1927 - Perugia 2005). Con la partecipazione alla stesura del Manifesto del formalismo. Forma 1 (1947) e alla formazione della Fondazione Origine (1952), con la sua presenza nell'ambito [...] macchie variamente disposte sulla tela. Dal 1960 al 1970 D. insegnò presso l'Università di Pennsylvania. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, ricordiamo i premî alle Biennali di Venezia (1960) e di Parigi (1961) e il premio Kandinskij (1961). ...
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SCIALOJA, Toti
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato a Roma il 16 dicembre 1914. Autodidatta nelle arti figurative, esordì con una mostra di disegni a Genova nel 1940. Dedicatosi poi alla pittura, tenne [...] quanto via via la suggestione di varî artisti - dai tonalisti romani, a Morandi, a Soutine, a Klee, a Kandinskij - veniva ad offrire al suo interesse e alla sua sensibilità naturalmente inquieta e acutizzata da un raffinato intellettualismo, è ...
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espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....