Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] a Zurigo nel 1788, dove conobbe Marie Johanne Rahn, nipote di Klopstock, che poi sposò. Dopo la lettura delle opere di Kant, che lo entusiasmarono, si recò a Königsberg nel 1791 per conoscere personalmente il filosofo, e gli presentò il Versuch einer ...
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Filosofo (Halberstadt 1739 - Halle 1809). Dal 1778 prof. nell'università di Halle. D'ispirazione eclettica, subì soprattutto l'influenza del Leibniz e di Ch. Wolff: polemizzò con Kant in difesa del Leibniz. [...] Opere: Allgemeine Theorie des Denkens und Empfindens, 1776; Sittenlehre der Vernunft, 1781; Theorie der schönen Künste und Wissenschaften, 1783 ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] in seguito variamente elaborata, su un terreno più generalmente filosofico, da T. Hobbes, J. Locke, J.-J. Rousseau, I. Kant. Soprattutto a partire dal 19° sec. l’influenza teorica del giusnaturalismo iniziò a declinare, per effetto congiunto dello ...
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Nell’etica, la condizione in cui un soggetto agente riceve da fuori di sé la norma della propria azione. Il termine è usato in contrapposizione ad autonomia, da Kant in poi. ...
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puro
Aggettivo usato in ambito gnoseologico già nel 16° sec. per indicare l’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. Kant diede al concetto un significato [...] più profondo, designando come «pure» quelle conoscenze a priori (➔ a priori/a posteriori) o trascendentali (➔ trascendentale) cui non sia mescolato assolutamente nulla di empirico. In questo stesso senso ...
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KRUG, Wilhelm Traugott
Guido Calogero
Filosofo tedesco, nato a Radis (presso Wittenberg) il 22 giugno 1770, morto a Lipsia il 12 gennaio 1842. Nel 1805 successe al Kant nell'università di Königsberg.
È [...] noto soprattutto come volgarizzatore di dottrine kantiane, e come oggetto di feroci ironie di Hegel, che nello scritto Wie der gemeine Menschenverstand die Philosophie nehme, dargestellt an den Werken ...
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Filosofo, nato a Vienna il 7 gennaio 1873, morto ivi il 14 dicembre 1926. È noto per numerose opere, in cui si manifesta l'influsso del Kant, degl'idealisti tedeschi del sec. XIX e più ancora del Wundt; [...] ma soprattutto per il Wörtebuch der philosophischen Begriffe (4ª ed., Berlino 1927-30, voll. 3) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] non si può certo dimenticare che a fine Settecento si pongono la figura e l’opera di Immanuel Kant.
Kant e la critica del gusto
Il pensiero di Kant, che certo rappresenta il punto più alto dell’estetica settecentesca, e il suo inserimento nel quadro ...
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family drama
loc. s.le m. inv. Spettacolo che rappresenta una storia familiare.
• Dentro ci sono non solo e non tanto «Le lacrime amare» di Petra von Kant, cui le tre solitarie protagoniste dello spettacolo [...] rimandano, piuttosto i melò di Douglas Sirk, che [Rainer Werner] Fassbinder amava a tal punto da precipitare i suoi drammi dai salotti perfetti dei family drama, alla realtà blasfema dei diseredati e dei ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] 2008; F. Jacobi, Briefe an M. Mendelsohn über die Lehre des Spinoza’s, 1785 e 1789, in Werke, Leipzig 1812-25; I. Kant, Kritik der Urteilskraft, ibid., V, pp. 177-568 (trad. it. A. Gargiulo, Critica del giudizio, Bari, 1906); Id., De mundi sensibilis ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...