Filosofo italiano (Gropello 1840 - ivi 1906); allievo in Germania di H. Lotze, prof. dal 1878 alla morte all'università di Pavia, fondatore (1899) della Rivista filosofica; socio nazionale dei Lincei (1888). [...] Oltre a un fortunato manuale di filosofia per i licei e a varî saggi di pedagogia e politica universitaria, scrisse l'opera E. Kant (3 voll., 1879-84), che contribuì alla conoscenza del pensiero kantiano in Italia. ...
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Filosofo tedesco (Guhrau, Slesia, 1851 - Berlino 1921). Prof. nelle univ. di Kiel, Breslavia, Halle, Bonn, Berlino. Più della sua attività teoretica, è notevole quella di storico della filosofia tedesca [...] e critico delle opere kantiane: Kants Kritizismus (1878), Historische Untersuchungen über Kants Prolegomena (1904), ecc. Dopo la morte di W. Dilthey lo sostituì come direttore dell'edizione delle opere di Kant promossa dall'Accademia di Berlino. ...
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Poeta tedesco (Sesswegen, Lettonia, 1751 - Mosca 1792). Partecipò al movimento dello Sturm und Drang, di cui fu uno dei principali esponenti, e fu particolarmente vicino a Goethe. Condusse una vita nomade [...] di ispirazione sociale e opere narrative.
Vita
Studiò (dal 1768) all'università di Königsberg teologia, e divenne un ammiratore di Kant; ma nel 1771 sospese gli studi, per accompagnare due giovani nobili, in qualità di precettore, in un loro viaggio ...
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Filosofo e giureconsulto tedesco, nato nel 1808 a Kniestedt, morto ivi nel 1874. Studiò a Gottinga e fu discepolo di Krause. Dovette poi, per ragioni politiche, rifugiarsi in Francia, dove si diede a divulgare [...] la filosofia di Kant e di Krause. Fu professore di filosofia nell'università di Bruxelles, poi a Graz, e, tornato in patria, a Lipsia. Sue opere principali sono: Organische Staatslehre auf philosophisch-anthropologischer Grundlage, Vienna 1858, e il ...
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L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] entro un piano di strutturazione organica e funzionale che produca effetti finalizzati.
È evidente che l'adesione di Kant all'epigenesi comporta una versione della teoria in cui i processi di formazione sono vincolati a un preordinamento tendenziale ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] Tale ripensamento si manifesta non soltanto nel libro su Kant (1903), ma anche nelle opere posteriori, tra le diverse immagini teoriche rappresentanti il frutto della nostra conoscenza. Da Kant il pensiero di S. si discosta peraltro in maniera decisa ...
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Pensatore tedesco, nato a Pfaffroda (Sassonia) il 2 luglio 1796, morto a Dresda il 22 settembre 1862. Dopo essersi occupato di studi teologici e filologici, acquistò fama per la sua Historische Entwicklung [...] der spekulativen Philosophie von Kant bis Hegel (Dresda 1835 5a ed. 1860). Chiamato all'università di Kiel, vi svolse la sua dottrina propriamente filosofica: l'opera sua principale, in questo campo, è il System der spekulativen Ethik (Lipsia 1850, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È nel XVIII secolo che la figura dell’autore si afferma come punto di incontro delle [...] e di proprietà intellettuale in un contesto apparentemente libero e non gerarchizzato come quello della circolazione dei saperi su internet. Per Kant l’autore ha il diritto di parlare a nome proprio e di vietare ad altri di farlo a suo nome senza ...
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antitesi
Dal lat. antithåsis, gr. ἀντίϑεσις «contrapposizione». Originariamente indicava un generale rapporto di opposizione fra due concetti. Aristotele per primo ne teorizzò i vari aspetti, distinguendo [...] in poi a. non significa più il rapporto di opposizione, ma il termine negativo dell’opposizione stessa: per Kant l’a. è la proposizione che, in un’antinomia, contraddice la «tesi». Nella dialettica hegeliana, in conformità al nuovo significato che ...
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Filosofo (Parchim 1904 - Nizza 1977), prof. nelle univ. di Lilla (1956-68) e di Nizza (1968-74). Autore di opere sistematiche (Logique de la philosophie, 1967; Philosophie morale, 1969; Philosophie politique, [...] 1971) e di ricerche particolari su filosofi antichi e moderni, particolarmente Kant e Hegel. ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...