Filosofo e uomo politico (Lilla 1818 - Mers, Somme, 1878). Fondatore (1848) della Società democratica dei liberi pensatori, prof. di storia e filosofia all'univ. di Ginevra (1861-70), deputato della Somme [...] sotto la Terza Repubblica; è noto per le sue traduzioni di Kant. ...
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KNUTZEN, Martin
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Königsberg il 14 dicembre 1713, morto ivi il 29 gennaio 1751. Professore straordinario di logica e metafisica all'università di Königsberg, vi [...] 40, e poi in volume, Königsberg 1740; 5ª ed., 1763).
Bibl.: B. Erdmann, M. K. u. seine Zeit, Lipsia 1876; D. Nolen, Les maîtres de Kant, in Revue philosophique, VII-IX (1879-80); M. van Biéma, M. K., le critique de l'harmonie préétablie, Parigi 1908. ...
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Termine filosofico introdotto da G. Leibniz per indicare l’atto riflessivo attraverso cui l’uomo diviene consapevole delle sue percezioni, che di per sé possono anche rimanere inavvertite; l’a. è dunque [...] il fondamento ultimo della coscienza e dell’io. I. Kant chiamò a. l’autocoscienza e a. pura (o originaria) quell’‘Io penso’ che «deve poter accompagnare tutte le mie rappresentazioni», costituendo «l’unità trascendentale dell’autocoscienza». L’a. ...
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MORALISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in generale dottrine e atteggiamenti di pensiero particolarmente contraddistinti dalla considerazione della norma morale come sovrastante a [...] ogni altro valore e interesse umano. In tal senso si parla, per es., del "moralismo" di E. Kant, persuaso del primato della ragion pratica sulla ragione teoretica, e quindi della subordinazione di ogni attività umana a quell'assoluta legge del dovere ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] la forma a priori dell’intelletto, che questo impone alla realtà pensandola e giudicandola: come categorie si presentano così, in Kant, le stesse forme in cui la logica classica distingueva i giudizi, ma interpretate come funzioni attive del pensiero ...
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(o neocriticismo) Serie di scuole e movimenti filosofici affermatisi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusisi anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, [...] massimi rappresentanti furono W. Windelband e H. Rickert. Windelband ritenne di poter riformulare il problema epistemologico kantiano in un più vasto contesto assiologico, elaborando una filosofia dei valori. Essenziale la distinzione da lui proposta ...
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INDIVIDUALISMO
Giovanni Vidari
. In economia individualismo è la dottrina che vede nell'homo oeconomicus il produttore della ricchezza, e nel suo interesse egoistico il principio onde il valore è giudicato. [...] che si mettono a base dell'attività individuale; il terzo infine, che si può dire risalga, come a suo massimo maestro, al Kant, può dare origine anch'esso a deduzioni diverse a seconda che si accentui di più il lato universalistico della legge (J. G ...
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WEGSCHEIDER, Julius August Ludwig
Teologo evangelico, nato a Küblingen il 17 luglio 1771, morto a Halle il 27 gennaio 1849. Fu professore ad Amburgo (1795-1805) a Rinteln (1806) e a Halle (1810). Influenzato [...] da K. Henke e quindi da E. Kant seguì, in teologia, un indirizzo rigidamente razionalista che si rivela chiaramente nella sua opera principale Institutiones theologiae christianae dogmaticae (Halle 1815, 8ª ed., 1844). Scrisse anche: Versuch, die ...
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Filosofo inglese (Greenoc, Scozia, 1835 - Oxford 1908). Insegnò filosofia morale all'università di Glas gow (1866-1893) e fu successivamente (1893-1906) master del Balliol College di Oxford. La sua attività [...] rivolta a diffondere in Inghilterra la conoscenza del pensiero di Kant e di Hegel, e a rielaborare la filosofia religiosa di si ricordano: Hegel (1883-86); The crit ical philo sophy of Kant (2 voll., 1889); The evolution of religion (2 voll., 1893); ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] "non è" già o di fatto, ma "diviene", si fa. Pertanto l'Io - in cui G. ritrova l'io trascendentale di I. Kant liberato dal noumeno e da ogni dualismo di attività teoretica e pratica - si pone come sintesi "attuosa" di coscienza di sé e coscienza di ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...