In senso generale, errore o incertezza che risulta dall’uso di termini equivoci. In questa accezione il termine viene usato da Aristotele (Elenchi sofistici, cap. 4) per segnalare specificamente l’ambiguità [...] , la realtà è continuamente sede di opposizioni: due forze in direzioni opposte, piaceri che bilanciano dolori, e così via. Secondo Kant furono proprio l’assenza di una topica trascendentale e la convinzione che la sensibilità non fosse altro che una ...
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Ragnisco, Pietro
Storico italiano della filosofia (Pozzuoli 1839 - Roma 1920). Insegnò nelle univv. di Palermo, Padova e Roma. Tra le sue opere si segnalano: Storia critica delle categorie dai primordi [...] della filosofia greca fino a Hegel (2 voll., 1871) e Il principio di contraddizione (1882). Pubblicò studi su Kant, Schopenhauer, Vernia e Zabarella. ...
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Teologo protestante e filosofo delle religioni (Peine, Hannover, 1869 - Marburgo 1937); prof. (1904) di teologia sistematica nell'univ. di Gottinga, poi (1915) a Breslavia e (1917) a Marburgo; fu anche [...] deputato (1913-18) alla dieta prussiana e (1919-21) all'Assemblea nazionale. Partendo su basi luterane da Kant, Schleiermacher, Fries, De Wette e accentrando il proprio interesse intorno alla conoscibilità scientifica, all'essenza e alle forme del ...
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Aufklärung Nella Germania della seconda metà del Settecento (in tedesco col significato di «delucidazione, chiarimento») il movimento di idee usualmente chiamato Illuminismo. La fortuna del termine è legata [...] a un dibattito aperto nel 1783 sulla rivista Berlinische Monatschrift, a cui parteciparono tra l’altro Mendelssohn e Kant; il primo definendo l’A. come la parte teoretica di un processo più vasto di formazione (Bildung), il secondo esaltando l’A. ...
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Sociologo e uomo politico austriaco (Vienna 1873 - ivi 1937); uno dei fondatori e teorici dell'austro-marxismo, diresse con R. Hilferding i Marxstudien. I suoi studî tendono, da una parte, alla fondazione [...] della sociologia, sulla linea della concezione materialistico-dialettica di Marx, dall'altra sottolineano i legami fra Marx e Kant. Tra le sue opere: Marx als Denker (1908); Der Marxismus als proletarische Lebenslehre (1923); Das Soziologische in ...
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Filosofo austriaco (Pruhonitz, Boemia, 1898 - S. Agnes bei Völkermarkt, Carinzia, 1971); prof. di filosofia sistematica all'univ. di Graz (dal 1949). S.-T. designa la sua filosofia ontofenomenologia, che [...] , sotto l'influenza, da una parte, della scuola di Lovanio e, dall'altra, di Brentano, N. Hartmann, Kant, Hegel. Fra le sue opere: Wirtschaftsnot und Christentum (1935); Totale Philosophie und Wirklichkeit (1937); Weltgeschichte des Geistes (1939 ...
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paralogismo
Dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-» (prefisso che indica sia affinità, somiglianza, sia alterazione) e λογισμός «ragionamento». Termine filosofico che denota [...] gli è attribuito l’intento consapevole di ingannare argomentando. La notorietà del termine dipende dall’uso che ne fece Kant, designando con l’espressione p. trascendentali i ragionamenti erronei in cui cade la ragione quando supera i confini dell ...
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calcio - Kirghizistan
FEDERAZIONE
Denominazione ufficiale: Football Association of Kirgyz Republic
Anno di fondazione: 1992
Anno di affiliazione FIFA: 1994
NAZIONALE
Colori: rosso-bianco
Prima partita: [...] : 1392 uomini, 22 donne
Arbitri: 101 uomini, 2 donne
Campionati nazionali vinti dai club: 3 CAG-Dinamo Bishkek; 2 Kant-Oil Kant; 1 Alga Bishkek, Alga-RIIF Bishkek, Metallurg Kadanjay, SKA-PVO Bishkek
Coppe nazionali vinte dai club: 5 SKA-PVO Bishkek ...
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VOLKELT, Johannes Immanuel
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Lipnik (Galizia) il 21 luglio 1848, morto a Lipsia l'8 maggio 1930. Insegnò filosofia all'università di Jena dal 1876, a Basilea dal 1883, a [...] fin dal principio a una metafisica, che egli stesso caratterizza come monismo dello spirito assoluto. Lo studio di Kant, il cui frutto fu l'opera critica I. Kants Erkenntnistheorie nach ihren Grundprinzipien charakterisiert (Lipsia 1879), lo convinse ...
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CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] Di Amendola seguì il corso sulla Critica della ragione pura di Kant e apprezzò, in particolare, la sua inquieta coscienza religiosa. Di Gentile fu discepolo entusiasta; fu conquistato dal suo attualismo e lo seguì a Roma nel 1918 dove, l'anno ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...