Filosofo ungherese (Paks 1859 - Darmstadt 1924). Insegnò prima al ginnasio, poi alle univ. di Kolozsvár e di Darmstadt, seguendo un indirizzo platonico-leibniziano. Tra i suoi scritti: Tér és idö új elmélete [...] ), in cui anticipò alcune idee della teoria relativistica; Der Streit der Psychologisten und Formalisten in der modernen Logik (1902); Kant und Bolzano (1902); Die Logik auf dem Scheidewege (1903); Locke (1904); Az ismerettan alapvetése ("Basi della ...
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SOLARI, Gioele
Felice Battaglia
Filosofo, nato ad Albino (Bergamo) il 25 aprile 1872. Dopo un decennio d'insegnamento medio, fu dal 1912 professore di filosofia del diritto nell'università di Cagliari, [...] -49. La III parte, Idealismo e diritto privato è tuttora inedita. Molti saggi su filosofi moderni, da Grozio e Spinoza a Kant, Hegel, Pagano e Rosmini sono apparsi in riviste, specie nella Rivista di filosofia, che il S. ha diretto con P. Martinetti ...
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Storico della filosofia (Reconquista, Argentina, 1895 - Torino 1971). Studiò all'univ. di Torino. Prof. univ. dal 1949, insegnò storia della filosofia nelle univ. di Genova e di Torino (dal 1959). La sua [...] immortalità (1923), La lotta per l'evidenza (1929), Il problema delle verità necessarie e la sintesi a priori del Kant (1935), Il tempo (1942), Filosofia perenne e personalità filosofiche (1942), La filosofia nel filosofare umano. Storia del pensiero ...
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Filosofo italiano (n. Buronzo, Vercelli, 1944). Discepolo di L. Pareyson, ha perfezionato i suoi studi all’Università di Heidelberg, rivestendo in seguito incarichi universitari a Perugia, Torino e Firenze, [...] . è fautore di un approccio ermeneutico all’esperienza estetica. Tra le sue opere: La storia della filosofia secondo Kant (1972), William Blake. Arte e religione (1978), Ermeneutica e romanticismo (1982); Disincanto del mondo e pensiero tragico (1988 ...
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GUYAU, Jean-Marie
Ferdinando Albeggiani
Nato in Lavater il 28 ottobre 1854, morto a Mentone il 31 marzo 1888. Allievo di A. Fouillée, suo patrigno, e della madre (scrittrice di opere per l'infanzia) [...] morale utilitaria da Epicuro alla scuola inglese contemporanea. In esso il G. risente gl'influssi di Platone e di Kant, da cui però si staccò presto per aderire al naturalismo imperante. Suo problema fondamentale divenne quello della giustificazione ...
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analogia
Dal gr. ἀναλογία, der. da ἀναλογίζομαι «calcolare proporzionalmente». È possibile individuare due significati fondamentali del termine che sono stati declinati in vari modi nelle diverse discipline: [...] Saggio, IV, 16) e Leibniz (per es., Nuovi saggi, IV, 16, 12) propongono una concezione probabilistica dell’analogia. In Kant, diversamente, le due accezioni si compongono profondamente dando come esito una concezione in cui l’a. è una uguaglianza tra ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...] ). E. esterna ed e. interna costituiscono il presupposto di quell’ulteriore riflessione intellettuale che ne elabora i dati.
I. Kant accolse questo concetto dell’e., ma sostenne che l’e. presume necessariamente alcuni elementi ideali che non possono ...
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È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella [...] filosofia moderna, con Campanella e Cartesio; e diventa fondamentale dopo Kant, che distingue la coscienza empirica dalla trascendentale, atto dell'io penso, la quale condiziona e unifica tutte le rappresentazioni. L'idealismo hegeliano, accentuando ...
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ZELLER, Eduard
Delio Cantimori
Filosofo e storico della filosofia, tedesco, nato a Kleinbottwar nel Württemberg il 22 gennaio 1814, morto a Stoccarda il 19 marzo 1908. Insegnò a Berna, Marburgo, Heidelberg [...] teologo, nella scia del pensiero hegeliano e della "scuola di Tubinga", che poi abbandonò per un ritorno a Kant e per un indirizzo gnoseologico ed empiristico (sostenendo la possibilità della metafisica come conoscenza empirico-ipotetica delle cose ...
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STATTLER, Benedict
Guido Calogero
Teologo cattolico, nato a Kötzing (Baviera) il 30 gennaio 1728, morto a Monaco il 21 agosto 1797. Gesuita, insegnò filosofia e teologia a Soletta e a Innsbruck e all'università [...] merita particolare menzione sono quelli che egli compose per combattere la filosofia kantiana: Anti-Kant (voll. 2, Monaco 1788); Der Anti-Kant im Kurzen (ivi 1791); Kurzer Entwurf der unausstehlichen Ungereimtheiten der kantischen Philosophie (ivi ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...