L’espressione rivoluzione copernicana allude sia al titolo del libro di Copernico, De revolutionibus orbium caelestium libri VI (1543), sia al contenuto dell’opera. Fino a Copernico rivoluzione era solo [...] nella prefazione alla seconda edizione dell’opera definì il suo sistema filosofico una «rivoluzione c.». Come Copernico – scrive Kant – si propose di indagare se i movimenti celesti non si potessero descrivere meglio «facendo star fermi gli astri e ...
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Palagyi, Menyhert
Palágyi, Menyhért
Filosofo ungherese (Paks, Tolna, 1859 - Darmstadt, Assia, 1924). Insegnò prima al ginnasio, poi nelle univv. di Kolozsvár e di Darmstadt, seguendo un indirizzo platonico-leibniziano. [...] nel quale anticipò alcune idee della teoria relativistica; Der Streit der Psychologisten und Formalisten in der modernen Logik (1902); Kant und Bolzano (1902); Die Logik auf dem Scheidewege (1903); Locke (1904); Az ismerettan alapvetése («Basi della ...
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pneumatologia (o pneumatica)
pneumatologia
(o pneumatica) Termine con il quale viene in genere indicata la «scienza dello spirito»; il suo significato cambia a seconda del significato che si attribuisce [...] dottrina dello spirito. Altre volte, in base all’identificazione di pneuma e psyche, p. diviene sinonimo di psicologia; in Kant è la psicologia metafisica in cui l’anima è considerata una sostanza spirituale. Se poi si presuppone l’uso linguistico di ...
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Pensatore (Königsberg 1730 - Münster 1788). Influenzati dal pietismo, i suoi temi nodali si concentrano nell'interpretazione della Scrittura e in un senso profondo dei valori dell'evoluzione storica e [...] vita (1758). Tornò allora alla casa paterna, dove scrisse la maggior parte delle sue opere (1759-63). Fu poi sistemato da Kant come traduttore e scrivano alla direzione della dogana. Licenziato, si mise in viaggio (1787) e fu ospite del Buchholz, di ...
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Filosofo italiano (Varazze, Savona, 1923 - Chivasso 2020). Prof. di filosofia teoretica (1961-66) nell'univ. di Trieste, poi di filosofia morale (dal 1967, ora prof. emerito) in quella di Torino; è stato [...] del pensiero moderno (Bergson, Il profondo e la sua espressione, 1954; La filosofia trascendentale e l'"Opus postumum" di Kant, 1958; Leibniz e Des Bosses, 1960; L'oggettività, 1960; Il problema dell'esperienza, 1963; Introduzione a Leibniz, 1976), M ...
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Storico della filosofia tedesco (Colonia 1886 - ivi 1975). Professore alle università di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31), Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza quelli [...] des Mittelalters (1921); Fichte (1923); Metaphysische Voraussetzungen und Antriebe in Nietzsches "Immoralismus" (1955). Le sue ricerche su Kant (raccolte in Studien zur Philosophie I. Kants, 2 voll., 1956-70) si sono concluse con un ampio commento ...
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GORRES, Johann Joseph von
Walter HOLTZMANN
Scrittore e pubblicista, nato il 25 gennaio 1776 a Coblenza, morto a Monaco il 29 gennaio 1848. Sua madre, Elena Teresa Mazza, proveniva da una famiglia italiana. [...] nel 1797, occupò una posizione dirigente. Il suo primo scritto (1798) Der allgemeine Friede, ein politisches Ideal rivela l'influenza di Kant e di Fichte, ma anche di Rousseau, di Condorcet e di Siéyès. G. era per l'unione della Renania con la ...
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Maier, Anneliese
Storica tedesca della filosofia e della scienza (Tubinga 1905 - Roma 1971). Si è occupata prevalentemente delle teorie fisiche della tarda scolastica e dell’importante ruolo da esse [...] Ha trattato anche della meccanizzazione dell’immagine del mondo nel Seicento e dei suoi riflessi nella filosofia fino a Kant. Tra le sue opere si segnalano i cinque voll. di Studien zur Naturphilosophie der Spätsscholastik: I, Die Vorläufer Galileis ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] Seicento. I principali pensatori politici del 17° e 18° sec. (da T. Hobbes a J. Locke, da J.-J. Rousseau a I. Kant) partono dall'ipotesi che gli uomini siano liberi ed eguali e di conseguenza pongono l'origine dello Stato in un accordo volontario (il ...
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Pedagogista (Friburgo 1765 - ivi 1850). Conventuale, superiore (1804) a Friburgo, diresse la scuola francese in questa città, attirandovi gran numero di discepoli, sia per le doti del suo carattere, sia [...] pubblicava un Rapport sur l'Institut de M. Pestalozzi à Yverdun. Accusato dall'autorità ecclesiastica di simpatie per Kant e per il protestantesimo, inutilmente si difese coi Discours sur la nécessité de cultiver l'intelligence des enfants (1821 ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...