Filosofo cecoslovacco naturalizzato britannico (Ostrava 1913 - Bristol, Gran Bretagna, 2000); laureatosi a Praga, si è poi trasferito in Inghilterra, completando la propria formazione a Cambridge. Professore [...] , che lo condussero a sostenere, nella teoria della conoscenza, una forma relativizzata di trascendentalismo. Opere principali: Kant (1955; trad. it. 1987); Conceptual thinking (1955); The philosophy of mathematics (1960); Experience and theory (1966 ...
Leggi Tutto
Regista italiano (n. Taleggio 1953). Esordì come attore nel gruppo teatrale milanese dell'Elfo (1973), che si ispirava alle esperienze collettive del Théâtre du soleil di A. Mnouchkine e della Schaubühne [...] e della musica: Nemico di classe di Nigel Williams (1982); L'isola di A. Fugard (1985); Le lacrime amare di Petra von Kant di R. W. Fassbinder (1989, con Ferdinando Bruni); Resti umani non identificati e la vera natura dell'amore di BrianFraser (1992 ...
Leggi Tutto
Filosofo e sociologo francese (Bucarest 1913 - Parigi 1970), prof. di sociologia della letteratura alla Sorbona. Muovendo dal marxismo storicista dal primo Lukács, ha sviluppato un particolare metodo di [...] descrittivo-empirica, da lui rifiutata anche in termini generali. Tra le sue opere: La communauté humaine et l'univers chez Kant (1948); Sciences humaines et philosophie (1952; trad. it. 1961); Le Dieu caché. Étude sur la vision tragique dans les ...
Leggi Tutto
BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] nella filosofia del Carabellese,in Rendic. del R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, LXV (1932), pp. 826834; E. Kant, Critica della ragione pratica,trad., introd. e note di G. E. B., Firenze 1936; Il problema dell'oggettività,in Logos,n. s ...
Leggi Tutto
CAPONE BRAGA, Gaetano
Sergio Chiogna
Nacque a Giulianova (prov. di Teramo) il 4 maggio del 1889 da Gaetano e da Elisa Di Giacinto. Laureatosi in filosofia nel 1912 presso l'istituto di studi superiori [...] e gli aspetti gnoseologici del giudizio e del dovere morali, come in uno Juvalta o in un Limentani: il suo rapporto con Kant e con i moralisti inglesi non è quindi fecondo, e il suo "ripensamento del platonismo in termini kantiani" (Sciacca) non può ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] speculativi dei platonici e dei telesiani italiani, di Bruno e di Campanella, sarebbero stati sviluppati fuori d'Italia da Spinoza, da Kant e da Hegel, e sarebbero poi stati ripresi in Italia da P. Galluppi, A. Rosmini e V. Gioberti. In questa linea ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi della filosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo [...] e l'esaurimento, mettendone in evidenza soprattutto la continuità con la tradizione filosofica che, almeno, a partire da Cartesio e Kant, ha preteso di individuare i fondamenti della conoscenza, dell'etica e della politica. Sostenitore di un radicale ...
Leggi Tutto
Critico letterario italiano (Milano 1911 - Bologna 1995). Fondatore della rivista Il Verri , ha insegnato estetica all'università di Bologna; si è dedicato in prevalenza a studi di poetica, di cui è stato [...] , 1963; Fenomenologia della critica, 1966; Il modello della poesia, 1966; Le istituzioni della poesia, 1968; Da Bacone a Kant, 1972; Da Ungaretti a D'Annunzio, 1976; Il caos, il metodo: primi lineamenti di una nuova estetica fenomenologica (1981 ...
Leggi Tutto
Filosofo del diritto (Alsfeld, Assia, 1856 - Wernigerode, Sassonia, 1938). Conseguita la libera docenza in diritto romano presso l'università di Lipsia nel 1880, fu professore straordinario a Marburgo [...] , S. si propose infatti il compito di far valere anche nell'ambito della comprensione del diritto la tendenza a ritornare a Kant. A tale scopo egli concepì il disegno di una dottrina che vedeva nella moralità il compimento ultimo del diritto e che ...
Leggi Tutto
Teologo evangelico (n. Stoccarda 1746 - m. forse Tubinga 1805), prof. di filosofia (1775), poi (1777) di teologia a Tubinga, infine (1797) consigliere concistoriale e primo predicatore di corte a Stoccarda. [...] testo all'autorità del Cristo (non della Chiesa). Nelle Annotationes philosophicae ad philosophicam Kantii de religione doctrinam (1793), S. polemizzò con Kant, volgendo la teoria criticistica della conoscenza a un uso apologetico, a sostegno della ...
Leggi Tutto
kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...