Filosofo italiano (n. Buronzo, Vercelli, 1944). Discepolo di L. Pareyson, ha perfezionato i suoi studi all’Università di Heidelberg, rivestendo in seguito incarichi universitari a Perugia, Torino e Firenze, [...] . è fautore di un approccio ermeneutico all’esperienza estetica. Tra le sue opere: La storia della filosofia secondo Kant (1972), William Blake. Arte e religione (1978), Ermeneutica e romanticismo (1982); Disincanto del mondo e pensiero tragico (1988 ...
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Storico della filosofia (Reconquista, Argentina, 1895 - Torino 1971). Studiò all'univ. di Torino. Prof. univ. dal 1949, insegnò storia della filosofia nelle univ. di Genova e di Torino (dal 1959). La sua [...] immortalità (1923), La lotta per l'evidenza (1929), Il problema delle verità necessarie e la sintesi a priori del Kant (1935), Il tempo (1942), Filosofia perenne e personalità filosofiche (1942), La filosofia nel filosofare umano. Storia del pensiero ...
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Filosofo tedesco (Guhrau, Slesia, 1851 - Berlino 1921). Prof. nelle univ. di Kiel, Breslavia, Halle, Bonn, Berlino. Più della sua attività teoretica, è notevole quella di storico della filosofia tedesca [...] e critico delle opere kantiane: Kants Kritizismus (1878), Historische Untersuchungen über Kants Prolegomena (1904), ecc. Dopo la morte di W. Dilthey lo sostituì come direttore dell'edizione delle opere di Kant promossa dall'Accademia di Berlino. ...
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Poeta tedesco (Sesswegen, Lettonia, 1751 - Mosca 1792). Partecipò al movimento dello Sturm und Drang, di cui fu uno dei principali esponenti, e fu particolarmente vicino a Goethe. Condusse una vita nomade [...] di ispirazione sociale e opere narrative.
Vita
Studiò (dal 1768) all'università di Königsberg teologia, e divenne un ammiratore di Kant; ma nel 1771 sospese gli studi, per accompagnare due giovani nobili, in qualità di precettore, in un loro viaggio ...
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Vescovo e poeta svedese (Kyrkerud, Värmland, 1782 - Östrabo, Malmö, 1846); professore d'estetica a Lund (1810), accademico di Svezia (1818), goticista come E. G. Geijer, mosso da interessi filologico-letterarî [...] della lingua ornata e solenne sentita come espressione simbolica della tradizione nazionale, il pathos patriottico ispirato all'idealismo di Kant e di Fichte e alimentato dalle guerre napoleoniche (l'odio e poi il culto napoleonico è presente in ...
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Anatomico e antropologo fisico (Giessen 1822 - Winterstein 1897), prof. di anatomia a Halle (1866). Introdusse l'uso del microtomo nella tecnica microscopica; perfezionò i metodi per la conta dei globuli [...] e per il calcolo della volemia, ecc. Nel campo dell'antropologia sono noti i suoi studî sui rapporti tra cranio e profilo e sui tipi di architettura del cranio. Esaminò dal punto di vista antropometrico il cranio di Schiller, Kant, Raffaello, Dante. ...
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Filosofo e pedagogista (Beilstein, Heilbronn, 1766 - Monaco di Baviera 1848). Dal 1793 prof. di filosofia e teologia nell'univ. di Jena dove pubblicò, prima da solo, poi con Fichte, Das philosophische [...] dell'Interno a Monaco, attuò (1816-29) una importante riforma dei ginnasî bavaresi. Come filosofo seguì prima Kant e poi Fichte; come pedagogista (particolarmente nell'opera Der Streit des Philanthropismus und Humanismus, 1808), si ricollegò ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] J., del debito che il pensiero ha nei confronti sia dell'esperienza, sia dell'universale. Tuttavia lo J. ritiene che Kant non abbia dato una soluzione adeguata e definitiva ed è anzi incline a sostenere che la soluzione vada trovata nei continuatori ...
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Regista cinematografico e teatrale (Bad Wörishofen, Baviera, 1946 - Monaco di Baviera 1982). Tra i più interessanti esponenti del Nuovo Cinema tedesco, partecipò alla fondazione dell'Antitheater (1968), [...] o Warum läuft Herr R. Amok? (1969). Il tema dell'omosessualità è al centro di Die bitteren Tränen der Petra von Kant (1972), cui seguirono opere più raffinate e formalmente più mature come Angst essen Seele auf (Tutti gli altri si chiamano Alì, 1973 ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] volontà di sapere, si interessava in pari tempo di problemi letterarî e filosofici. Fu allora che ascoltò Kant e conobbe Hamann, ricevendo soprattutto da quest'ultimo stimoli vigorosi in senso radicalmente antilluministico. In quegli stessi ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...