Storico della filosofia tedesco (Colonia 1886 - ivi 1975). Professore alle università di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31), Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza quelli [...] des Mittelalters (1921); Fichte (1923); Metaphysische Voraussetzungen und Antriebe in Nietzsches "Immoralismus" (1955). Le sue ricerche su Kant (raccolte in Studien zur Philosophie I. Kants, 2 voll., 1956-70) si sono concluse con un ampio commento ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] Seicento. I principali pensatori politici del 17° e 18° sec. (da T. Hobbes a J. Locke, da J.-J. Rousseau a I. Kant) partono dall'ipotesi che gli uomini siano liberi ed eguali e di conseguenza pongono l'origine dello Stato in un accordo volontario (il ...
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BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] priori, le quali partono da alcune regole apprese per via di molteplici cognizioni empiriche, usando della induzione" (ivi, p. 8), Kant cade, secondo il B., "in un perfetto idealismo" (ivi, p. 9). La sua posizione filosofica si veniva definendo da un ...
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Storico della filosofia italiano (Firenze 1844 - Piancastagnaio 1917). Prof. di filosofia morale a Pavia (1881) e a Napoli (1887) e dal 1896 di storia della filosofia nell'univ. di Roma, s'interessò specialmente [...] (1899) e senatore del Regno (1908). Opere principali: La morale della filosofia positiva (1871); La nuova scuola del Kant e la filosofia scientifica contemporanea in Germania (1880); Davide Lazzaretti (1885); Santi, solitari, filosofi (2º ed., 1886 ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] a Zurigo nel 1788, dove conobbe Marie Johanne Rahn, nipote di Klopstock, che poi sposò. Dopo la lettura delle opere di Kant, che lo entusiasmarono, si recò a Königsberg nel 1791 per conoscere personalmente il filosofo, e gli presentò il Versuch einer ...
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Atteggiamento del pensiero rispetto alla verità, analogo a quello del credente rispetto al dogma: l’accettazione di un principio vi è determinata dal riconoscimento di un’autorità divina o umana, e non [...] verità e quale ineliminabile caratteristica della dignità umana.
Nel linguaggio filosofico, va ricordato l’uso del termine in I. Kant che con d. indicava «il pregiudizio di poter progredire nella metafisica senza una critica della ragione», e quindi ...
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Filosofo (Cupar, Fife, 1844 - Oxford, Inghilterra, 1897). Studiò al Balliol College di Oxford e succedette poi a Th. H. Green sulla cattedra di morale di quell'università. È noto soprattutto per la sua [...] sono espresse nelle Lectures and essays on natural theology and ethics (post., a cura di E. Caird, 1898). Altre opere: The logic of Hegel (1873; 2a ed., 1892-93); Kant (1882); The life of Schopenhauer (1890); Hegel's philosophy of mind (1894). ...
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Storico della filosofia italiano (Mercato San Severino 1923 - Roma 2005). Allievo di A. Aliotta all'univ. di Napoli, insegnò nelle univ. di Urbino, Bari e nella seconda università di Roma (1980-97). I [...] 1961); Dal corporativismo comunista all'umanesimo scientifico. Itinerario teoretico di Ugo Spirito (1964); Schiller e la morale di Kant (1968); A. Comte e l'umanesimo positivistico (1971); Giovanni Gentile (2 voll., 1975); Nietzsche: storia e cultura ...
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Filosofo cecoslovacco naturalizzato britannico (Ostrava 1913 - Bristol, Gran Bretagna, 2000); laureatosi a Praga, si è poi trasferito in Inghilterra, completando la propria formazione a Cambridge. Professore [...] , che lo condussero a sostenere, nella teoria della conoscenza, una forma relativizzata di trascendentalismo. Opere principali: Kant (1955; trad. it. 1987); Conceptual thinking (1955); The philosophy of mathematics (1960); Experience and theory (1966 ...
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WROŃSKI (Hoene-Wroński) Józef Maria
Pensatore polacco, nato a Wolsztyn presso Poznań il 24 agosto 1778, morto a Neuilly il 9 agosto 1853. Partecipò giovanissimo, quale ufficiale d'artiglieria, all'insurrezione [...] e diritto, e nel 1800 si stabilì in Francia, a Marsiglia (vi pubblicò nel 1803 il saggio Philosophie critique découverte par Kant) e a Parigi soprattutto, e vi rimase, con qualche interruzione, fino alla morte: vivendo ora in miseria e ora in grande ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...