GUEROULT, Martial
Giovanni Crapulli
Filosofo, nato a Le Havre il 15 dicembre 1891, morto a Parigi il 13 agosto 1976. Normalista (1913-20), professore nei licei di Chartres (1921-22), di Vendôme (1923-29) [...] del pensiero (Fichte, Spinoza).
G. si è interessato particolarmente al pensiero filosofico di Descartes, Spinoza, Malebranche, Leibniz, Kant, Maimon, Fichte. Tra le opere principali: L'évolution et la structure de la doctrine de la science chez ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio della filosofia e delle teorie delle arti, imitazione.
Con il concetto di μίμησις Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); [...] caratterizza la letteratura tedesca da F.G. Klopstock e Novalis a E.T.A. Hoffmann; e infine con I. Kant, che considera la m. l’opposto dell’intenzionalità produttrice del genio, creando i presupposti di quella definitiva svalutazione della nozione ...
Leggi Tutto
VERRA, Valerio
Giacinta Spinosa
Storico della filosofia, nato a Cuneo il 19 febbraio 1928. Dal 1964 professore di Storia della filosofia nella facoltà di Magistero dell'università di Trieste, dal 1968 [...] ha curato l'edizione delle opere di S. Maimon (Gesammelte Werke, 7 voll., 1965-77), ha studiato il pensiero postkantiano (Dopo Kant. Il criticismo nell'età preromantica, 1957), soprattutto F.H. Jacobi e J.G. Herder (F.H. Jacobi. Dall'illuminismo all ...
Leggi Tutto
CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] E. Alfieri, Autorità e libertà nelle moderne teorie della politica, Milano 1947; M. Ciarda, Le quattro epoche dello storicismo, Vico - Kant - Hegel - C., Bari 1947; A. Caracciolo, L'estetica di B. C. nel suo svolgimento e nei suoi limiti, Torino 1948 ...
Leggi Tutto
Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] la fede nel dialogo in quanto peculiare fonte di verità: fonte non dogmatica né sostituibile da alcun dogmatismo. Se Kant e Fichte avevano indicato nella spontaneità dell'‛Io penso' il principio supremo di ogni filosofia, nella generazione romantica ...
Leggi Tutto
Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] piacere senza mai eccedere. Il supremo ideale epicureo è l'assenza di dolore (atarassia).
La legge morale nel cuore di ogni uomo
Kant, un grande filosofo tedesco del 18° secolo, sostiene che la legge morale è nel cuore di ogni uomo e perciò non ha ...
Leggi Tutto
Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] ’essenza del divino se non per analogia con l’esperienza umana. In epoca moderna la polemica contro l’a. si ritrova in I. Kant, che parla di un a. ‘simbolico’, per il quale l’uomo attribuisce alla relazione di Dio con il mondo quelle proprietà con le ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] . Hegel. Se il s. è per Goethe la perfetta adeguazione della forma sensibile al contenuto, per Hegel, come già per Kant, quella relazione è inadeguata, dato che c’è nel simbolico una tensione irrisolta, qualcosa di allusivo ed enigmatico, la capacità ...
Leggi Tutto
necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] cose, e che si esprime nel ‘principio di ragion sufficiente’.
I termini moderni del problema della n. sono elaborati da I. Kant, che distingue nei loro diversi campi le n. della ragione filosofica, della causalità naturale e della legge morale. Da un ...
Leggi Tutto
Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] consapevolezza che l'opera sua non consiste nel raccoglier dati né nell'analizzarli o classificarli, ma nel pensarli. Come ha mostrato Kant, pensare è giudicare; e come ha visto Croce, il giudizio non ha altra forma che il giudizio storico, ‟unità di ...
Leggi Tutto
kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...