Economista e filosofo (Osterode, Prussia Orientale, 1753 - Königsberg 1807); prof. di filosofia e scienza camerale nell'univ. di Königsberg (dal 1781). Fu amico di Kant, von Auerswald e Hamann. Tradusse [...] Hume e divulgò in Germania le idee di A. Smith. Più che attraverso le opere, in gran parte pubblicate dopo la sua morte (Vermischte Schriften, 8 voll., 1808-19, e Staatswirtschaft, 1808-11), esercitò notevole ...
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Filosofo francese (Parigi 1925 - ivi 1995); prof. di filosofia all'univ. di Parigi (dal 1970). Di vasti interessi, si è occupato di storia della filosofia (Spinoza, Kant) e di temi filosofico-culturali [...] soggetto umano come "macchina desiderante". Opere principali: Empirisme et subjectivité (1953; trad. it. 1981); La philosophie critique de Kant (1963; trad. it. 1979); Le bergsonisme (1966); Spinoza et le problème de l'expression (1968); Logique du ...
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Nella filosofia scolastica, atto con il quale l’intelletto concepisce un’idea senza che ne affermi o neghi nulla, differente quindi dal giudizio. In I. Kant, atto dell’immaginazione che riunisce il molteplice [...] dell’intuizione sensibile ...
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Filosofia
La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione [...] trascendentale del conoscere. Una posizione di maggiore rilievo l’a. assume nella storia dell’idealismo tedesco, una volta che l’io diviene principio creativo e non solo normativo rispetto alla realtà; ...
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Concezione filosofico-politica secondo la quale lo Stato nasce da un contratto tra i singoli individui. Il c. moderno si afferma nel 17° e 18° sec. per opera della scuola del diritto naturale. Attraverso [...] che coincide con il corpo sociale: nasce in tal modo uno Stato democratico, nel quale la volontà collettiva diviene sovrana. In I. Kant il contratto non è un fatto storico, ma un ideale regolativo: quando il sovrano fa le leggi, le deve fare 'come se ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] esperienza è il fondamento e l’origine di tutte le nostre conoscenze, e quindi la base metodica della filosofia.
L’Illuminismo e Kant
La lezione di Locke fu una lezione di cautela critica, e in questo senso la sua f. fu interpretata dall’Illuminismo ...
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Filosofo (Halberstadt 1739 - Halle 1809). Dal 1778 prof. nell'università di Halle. D'ispirazione eclettica, subì soprattutto l'influenza del Leibniz e di Ch. Wolff: polemizzò con Kant in difesa del Leibniz. [...] Opere: Allgemeine Theorie des Denkens und Empfindens, 1776; Sittenlehre der Vernunft, 1781; Theorie der schönen Künste und Wissenschaften, 1783 ...
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Nell’etica, la condizione in cui un soggetto agente riceve da fuori di sé la norma della propria azione. Il termine è usato in contrapposizione ad autonomia, da Kant in poi. ...
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Termine filosofico che significa in genere ragionamento fallace. Viene di solito distinto dal sofisma, in quanto non gli è attribuito l’intento consapevole di ingannare argomentando che è invece considerato [...] la ragione quando supera i confini dell’esperienza addentrandosi così nelle contraddizioni della dialettica. In particolare I. Kant nella Critica della ragion pura esamina i quattro p. della psicologia razionale, e cioè i ragionamenti che dall ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1909 - Firenze 1993); prof. all'univ. di Cagliari (dal 1956), di Pisa e (dal 1960) di Firenze; uno dei promotori (1945), poi direttore, della rivista Società; senatore comunista [...] Leopardi, 1947, n. ed. 1981), La mente di Leonardo (1953), Voltaire e le "Lettres philosophiques" (1955), Spazio e materia in Kant (1961), Leopardi progressivo (che raccoglie gli scritti leopardiani di L., tra cui il saggio che dà il titolo al volume ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...