Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] approccio innatista è basato sull'assunzione che la conoscenza nasce dalla natura umana. Questo concetto risale a Platone e Kant, tuttavia ne II 'età moderna viene generalmente associato al linguista N. Chomsky. Egli assume una posizione molto decisa ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] in Christian Thomasius (1655-1728), "ciò a cui si crede senza prova" (v. Rabe, 1972, p. 22); anche in Immanuel Kant (1724-1804) il termine esprime il 'sommo potere' nella sua forza impositiva, a cui si contrappongono - con la loro critica peraltro ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] , flemmatico, collerico e melanconico. Una rielaborazione della dottrina dei quattro temperamenti in età moderna si deve a I. Kant, che distinse i temperamenti in due gruppi (del sentimento, sanguigno e melanconico, e dell’attività, collerico e ...
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civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] la filosofia e la sociologia tedesche tra la fine dell'Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Già il filosofo Immanuel Kant alla fine del Settecento aveva operato una distinzione di questo tipo, riferendo la cultura all'arte e alla scienza, e la ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
GLOBALIZZAZIONE
M. Rosaria Ferrarese; Ronald Dore
Aspetti istituzionali di M. Rosaria Ferrarese
Globalizzazione e profezie marxiane
Della globalizzazione sono state date svariate definizioni, che [...] che non vi sia nulla di nuovo sotto il sole: in fondo, è stata la civiltà illuminista a parlare di diritti universali e già Kant, nel suo Per la pace perpetua, sosteneva che si fosse giunti a un punto in cui "la violazione di un diritto avvenuta in ...
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Nazione
Anthony D. Smith
Introduzione
Il termine 'nazione' compare per la prima volta nella lingua latina: i Romani designavano come 'nationes' le tribù distanti e selvagge, ma riservavano per sé l'appellativo [...] nazione deve esservi piena autonomia della volontà generale; si tratta di una dottrina che deve molto a Rousseau e a Kant, ma che fu compiutamente elaborata dai seguaci romantici di tali autori. L'autonomia non implica necessariamente l'esistenza di ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] unicamente la capacità di agire e di subire un’azione. Tenendo presenti le acquisizioni della scienza contemporanea, I. Kant introdusse varie definizioni di c., distinguendo un concetto di c. fisico come ‘materia entro determinati limiti’ dal ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] trova nell'antropologia e nella sociologia. L'antropologia è ripresa alla maniera, o, meglio, dalla prospettiva di W. Humboldt e di I. Kant, soprattutto da E. B. Tylor e J. O. Frazer, tra gli ultimi decenni dell'Ottocento e i primi del nuovo secolo ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] (De veritate q.18, a. 8 ad 11 m). In epoca moderna la polemica contro l'antropomorfismo si ritrova in I. Kant, che, nei Prolegomeni ad ogni futura metafisica, parla di un antropomorfismo 'simbolico', per il quale l'uomo attribuisce alla relazione di ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] consuetudini finendo per conformarvisi. Ciò contribuisce a spiegare perché pensatori quali J. Locke, J.-J. Rousseau e I. Kant abbiano paventato il formarsi di abitudini, intese come puro adeguamento ai costumi della società, e abbiano sottolineato da ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...