TEISIAS (Τεισίας)
E. Paribeni
Ceramista attico- così si proclama nei prodotti firmati- autore di una serie di piccoli vasi a vernice lustra senza decorazione pittorica o quasi.
Si tratta di kàntharoi [...] , Cat. of the Vases in the Ontario Museum, I, Toronto 1930, p. 50; J. D. Beazley, in Am. Journ. Arch., XXXIX, 1935, p. 475; J. F. Crome, Ein Kantharos des Teisias, in Jahrb. (Arch. Anz., LIII), 1938, p. 72; J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 177. ...
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CIRCE (Κίρκη, Circe)
C. Caprino
Figlia del Sole e dell'oceanina Perse, nota soprattutto dall'Odissea.
Ulisse giunge nell'isola Eea con i compagni, che divide in due schiere. Una, guidata da Euriloco, [...] Eea un cervo (Od., x, 157 ss.). Sono poi da ricordare gli scarabei con compagni di Ulisse con teste di animali e kàntharos.
Forse, per la sua provenienza dal Circeo, si deve identificare con la maga la testa del Museo delle Terme, opera eclettica ...
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ICARIO (᾿Ικαᾒριος). - 1°
B. Conticello
Ateniese, padre di Erigone, vissuto al tempo del re Pandione, considerato l'importatore in Grecia della pianta della vite (Paus., i, 5, 2-4; Ovid., Met., vi, 126; [...] e Dioniso, stanti, si fronteggiano, l'uno con le mani tese ad accogliere il dio, l'altro incedente con un kàntharos nella destra. In una hydrìa a figure nere dello stesso museo, da Capua, già nella Collezione Castellani, compaiono assisi a banchetto ...
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GIGANTI (Γίγαντες, Gigantes)
F. Vian
1. In Omero (Od., vii, 58-6o, 206; x, 120) i G. sono esseri selvaggi, simili ai Ciclopi e ai Lestrigoni, che periscono vittime dell'insolenza del loro re Eurimedonte; [...] la fine del VI sec. questi animali divengono meno numerosi e il dio riceve i suoi attributi specifici: il tirso, il kàntharos e il ceppo di vite con cui imprigiona i suoi avversarî: tempio degli Alcmeonidi (cfr. Eurip., Ion, 217-219); stàmnos Campana ...
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EFESTO ("Εϕαιστος)
P. E. Arias*
Divinità greca, di origine molto probabilmente licia, e ad ogni modo asiatica, strettamente legata, sia in Asia Minore che in Grecia, col fuoco della terra: considerato [...] ; il dio a piedi, ebbro, riconoscibile dalla tenaglia che ha in una mano, o si appoggia a Dioniso che tiene alto il kàntharos, o segue un satiro che suona il doppio flauto, mentre per la prima volta, dopo il vaso François, è sottolineata la deformità ...
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DOURIS (Δοῦρις)
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è possibile seguire dalla fine del VI sino per almeno i primi tre decennî del V sec. a. C.
Il grandissimo numero di vasi firmati, unitamente [...] vasi che possono esser considerati come casi limite, trattandosi di opere insolite e di forma particolarmente elaborata, quali il kàntharos con amazzoni di Bruxelles e l'aröballos con eroti di Atene n. 15.375. Maestri ceramisti per cui egli lavora ...
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Vedi KOMOS dell'anno: 1961 - 1961
KOMOS (Κῶμος, Κᾶμος)
G. Gualandi
Nome di satiro, da distinguere dalla personificazione del kòmos e dal dèmone bacchico, di cui si ha una documentazione nel dipinto descritto [...] K. è trasformato in un piccolo satiro completamente nudo, che appoggia le mani sulle ginocchia di Dioniso e beve da un kàntharos retto dal dio.
Monumenti considerati. - Kỳlix E 82 del British Museum, attribuita al Pittore di Kodros: Ch. Dugas, Aison ...
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2°. - Incisore monetale il cui nome compare sul rovescio di un didracma di Nasso per esteso, mentre la sigla Π contrassegna altri conî della stessa città.
La particolarità che lo stesso nome è da Diodoro [...] rovescio del didracma di Nasso, che pur conservando lo schema tradizionale lo rinnova per la diversa posizione del kàntharos e del viso visto di tre quarti.
Bibl.: R. Weil, Die Künstlerinschriften der sicilischen, Münzen, in Bel. Winckelmannsprogramm ...
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PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] linea con quanto accadeva nella sede metropolita di Milano. All'edificio teodoriciano apparterrebbe il mosaico altoadriatico con kántharos e pesci rinvenuto in piazza Duomo nel 1955 (Quintavalle, 1974; Farioli Campanati, 1989) e ora rimontato nella ...
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LA SKIRA
M. Fendri
Piccola località del golfo di Gabes in Tunisia, che nel 1958 una compagnia petrolifera ha scelto come punto di sbocco dell'oleodotto di el-Djelé. Poiché furono segnalati resti antichi [...] abside prolungata mediante un presbiterio pavimentato a mosaico nel quale erano raffigurati cervi affrontati ai lati di un kàntharos, da cui sorgevano rami di rose, e agnelli che decoravano i riquadri delimitanti lo spazio riservato all'altare ...
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kantharos
〈kàntaros〉 s. m. – Traslitterazione del gr. κάνϑαρος, forma usata talvolta dagli archeologi invece del suo adattam. ital. càntaro (v. cantaro1, nel sign. 1).