Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] di pecore con pelo nero e lungo, ma anche la pelliccia che se ne ricava, dal russo karakul’, probabilmente da Karaköl o Karakul', nome di una città dell’Uzbekistan), mahorca (‘varietà di tabacco’, dal russo maxorka, derivato da Amersfoort, città ...
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karakul'
karakul’ 〈karàkul’〉 s. m., russo [da una voce turca dell’Asia, forse toponimo]. – Denominazione di una razza di pecore, e delle pellicce che si ricavano dai loro agnelli, anche adattata nella grafia ital. in caracul (v.).
caracul
caràcul (o caracùl) s. m. – Adattamento ital. del russo karakul′, razza di pecore a manto nero o grigio, molto nota per la produzione delle pellicce Breitschwanz, astrakan o persiano, ecc., ottenute dai suoi agnelli.
Nome, d’origine turca («polvere nera»), di un grande deserto di sabbie nere del Turkmenistan fra il fiume Amudar´ja a N e il Kopet Dag a S, lungo un migliaio di km e largo da 300 a 500 km. Vi si trovano alcune oasi. Ha giacimenti di zolfo, petrolio...