1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] umano e divino, all’idea che l’uomo possa tendere alla conoscenza dell’eterno. Dante non avrebbe quindi compreso perché John Keats odiasse «la poesia che ha un disegno palpabile» sugli uomini o perché Wystan Auden scrivesse che «la poesia nulla fa ...
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Rodolfo Di Biasio è poeta dalle forti interrogazioni, la cui parola e il timbro si fanno tutt’uno nel corpo del testo rendendo la musica della sua opera sùbito riconoscibile.E la “misura” ha contraddistinto questo autore, compatta e sempre in sé conclusa, stile. Un lungo viaggio, solitario e inevitabile, ha formato il poeta con passo cosciente che la poesia non è letteratura. Pochi i libri: 7 di numero, ...
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di Domenico Adriano* A Testaccio, nel “giardino dei poeti” al Cimitero Acattolico dove abbiamo tanto camminato fin da giovani, risuona ancora l’aria della voce ferma e accorata di Gianfranco Palmery che, [...] mentre andiamo per salutare Keats e Shelley, a ...
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Poeta inglese (Londra 1795 - Roma 1821). Uno tra i più significativi poeti del romanticismo inglese, la sua opera è sostanziata dai temi della bellezza intesa in quanto valore di trascendenza e quindi animata da un profondo senso etico (Endymion,...
(trad. it. Iperione) Poema epico (1819-20) del poeta inglese J. Keats (1795-1821). Rimasto incompiuto e scritto in blank verse, riprende il mito di Iperione.