Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] più lacerati emergono nel cinema giapponese, per es., nei terribili finali di Chikamatsu monogatari (1954; Gli amanti crocifissi) di MizoguchiKenji, e di Kumonosu-jō (1957; Il trono di sangue) di Kurosawa Akira; mentre la fotografia in b. e n ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] di vita (tradizionale) si svolge secondo rituali ben precisi che registi come Ozu Yasujirō, Naruse Mikio, Kurosawa Akira, MizoguchiKenji nelle loro opere non hanno mancato di sottolineare, oppure, nel caso di Ōshima Nagisa, di contestare. Sull'onda ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] supportata dall'estetica del cinema della realtà. I mac-mahoniens proposero autori come J. Losey, R. Walsh, S. Fuller e MizoguchiKenji, e il V. Cottafavi del peplum, mentre si faceva strada, per opera di Marcorelles, una riflessione su B. Brecht ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] giapponesi Saikaku ichidai onna (1952; Vita di Oharu, donna galante) e Chikamatsu monogatari (1954; Gli amanti crocifissi) di MizoguchiKenji, Yol (1982) di Yılmaz Güney e Şerif Gören, e Tilai (1990, Legge) di Idrissa Ouedraogo.
Tra gli anni ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] di cui si caricano (basti pensare alle famose inquadrature 'vuote' di alcuni registi giapponesi, come Ozu Yasujirō e MizoguchiKenji, ma anche di Michelangelo Antonioni), e attori trattati invece come oggetti, nella loro fisicità bruta. Esistono poi ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] Giappone), del ritorno delle storie di spettri (come in Ugetsu monogatari, 1953, I racconti della luna pallida d'agosto, di MizoguchiKenji) e delle derive post-nucleari di mostri come Gojira (1954; Godzilla) di Honda Ishiro. Fu però la casa inglese ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] registi come Kurosawa Akira (Shichinin no Samurai, 1954, I sette samurai; e Yōjinbō, 1961, La sfida del samurai) o MizoguchiKenji (Yōkihi, 1955, L'imperatrice Yang-Kwei-Fei) avevano già intessuto una narrazione storica attenta ai valori formali e a ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] di generi che caratterizza il cinema giapponese (v. Giappone), appaiono drammatici agli occhi occidentali anche i film di MizoguchiKenji, le sue storie di donne infelici e di orrori medievali come Chikamatsu monogatari (1954; Gli amanti crocifissi ...
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Kurosawa, Akira
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 23 marzo 1910 e morto ivi il 6 settembre 1998. A K. spetta innanzi tutto il merito di aver aperto al [...] , per intensità espressiva e originalità di risultati, a quello dei grandi maestri della tradizione, come Ozu Yasujirō e MizoguchiKenji. Il premio ottenuto da Rashōmon non fu che il primo di una lunga serie di riconoscimenti attribuiti al regista ...
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Profondità di campo
Dario Tomasi
La p. di c., o profondità di fuoco (ingl. depth of field), è la distanza tra il punto più vicino e il punto più lontano (rispetto all'apparecchio da ripresa) della scena [...] cui l'uomo propone alla donna di andare a vivere insieme in Stagecoach, 1939, Ombre rosse), in Giappone da MizoguchiKenji (come testimoniano diversi passaggi di Gion no shimai, 1936, Le sorelle di Gion). La tendenza assolutamente dominante era però ...
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