Venere, pianeta
Lara Albanese
Brillante, anzi splendente
Venere è il pianeta più luminoso nel cielo e per questa ragione è stata ammirata fin dall’antichità. Per massa e dimensioni è simile alla Terra, [...] . Fu Galileo Galilei il primo a osservare il fenomeno delle fasi di Venere, come scrisse in un carteggio tenuto con Giovanni Keplero sul finire del 1610: «va mutando le figure nell’istesso modo che fa la Luna...».
La rotazione del pianeta è molto ...
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problema
problèma [Der. del lat. problema -atis, dal gr. próblema -atos, a sua volta da probállo "proporre"] [ALG] [ANM] Nella matematica e nelle sue applicazioni, quesito che richiede la determinazione [...] soggetti alla mutua attrazione gravitazionale, di fondamentale importanza nella meccanica celeste; di essi è stato risolto completamente, già da Keplero, il p. dei due corpi (v. meccanica celeste: III 665 a), mentre il p. dei tre corpi è risolubile ...
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Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] altresì le opere di G. Cardano, F. Viète, S. Stevin, A. Girard. In Germania conobbe le opere di Keplero, che ammirò sopra ogni altro: J'avoue que Képler a été mon premier maistre en optique (lettera a Mersenne, 31 marzo 1638). La legge che collega la ...
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Nacque a Parigi l'11 marzo 1822. Precocissimo, conseguì nel 1839 il dottorato in scienze. Nel 1849 pubblicò un trattato elementare di aritmetica, e nel 1850 un trattato di algebra, i quali ebbero una grande [...] delle azioni proporzionali alla distanza, sono le sole per le quali la traiettoria del mobile sia sempre chiusa". Se Keplero non avesse dedotto dall'osservazione che una sola delle tre leggi, quella cioè che i pianeti descrivono delle ellissi di ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] : da una parte decise infatti di scrivere un trattato sul telescopio - non si sa se per contrastare la teoria di Keplero o perché non conosceva i relativi studi di quest'ultimo - dall'altra tornò nuovamente ad interessarsi delle ricerche sulla pietra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le osservazioni astronomiche, la nuova teoria del moto, la fondazione della fisica su [...] . La teoria galileiana delle maree, che si basa su un modello meccanico, si differenzia radicalmente da quella sostenuta da Keplero, che spiega il fenomeno con l’attrazione della Luna e del Sole. Per Galileo una spiegazione basata sull’attrazione è ...
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UNIVERSO
Rodolfo MONDOLFO
Emilio BIANCHI
Gino CECCHINI
Livio GRATTON
. Con questo nome s'intende l'insieme, la totalità delle cose esistenti, ossia tutto ciò che viene o verrà comunque rivelato alla [...] le sfere cristalline dei sistemi precedenti, afferma esplicitamente che le stelle non sono a distanze eguali da noi. Spetta peraltro a Keplero (1571-1630) il merito di aver considerato per primo il Sole come una delle stelle fisse, che egli supponeva ...
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SATELLITE ARTIFICIALE
Gaspare SANTANGELO
. In senso lato s. a. è ogni massa materiale posta, per opera dell'uomo, in un'orbita attorno a un corpo celeste; vi sono quindi s. a. del Sole, che è piùtproprio [...] moto della massa piccola rispetto al centro della massa molto grande obbedisce, per le orbite chiuse, alle leggi di Keplero, che rappresentano quindi un aspetto limite e ristretto del problema generale noto in meccanica celeste come "problema dei due ...
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Astronomo arabo di Spagna, del sec. XI (detto anche Ibn az-Zarqālah o Ibn az-Zarqiyāl; negli scritti medievali spagnoli Azarquiel o El Zarquiel, nei latini Azarchel o, assai più spesso, Arzachel), la cui [...] equivoco è l'asserzione, ancor oggi ripetuta da alcuni, che egli desse all'orbita di Mercurio una forma ellittica, quasi precorrendo Keplero.
Non meno famoso egli è per il suo nuovo tipo d'astrolabio, detto Şafīḥah zarqāliyyah (la lamina d'az-Z.), in ...
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. In astronomia questa parola ha assunto, nell'uso tradizionale, varî significati, nettamente diversi da quello che ad essa si dà nell'analisi matematica (v. equazioni).
Equazione della luce. - In generale [...] dell'eclittica rispetto all'equatore le due cause determinanti dell'equazione del tempo. Cause rilevate già anche da Keplero, il quale però credette erroneamente come concorrente anche una non uniforme rotazione della Terra attorno al proprio asse ...
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kepleriano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’astronomo ted. Johannes Kepler (1571-1630), noto anche con il nome latinizzato Keplerus e italianizzato Keplero, cui spetta principalmente il merito di avere riconosciuto la natura ellittica...
rudolfino
(o rodolfino) agg. [der. del lat. mediev. e mod. Rudolphinus, agg. del nome proprio Rudolphus «Rodolfo»]. – Tavole r., tavole di effemeridi astronomiche pubblicate da J. Keplero nel 1627, portando a compimento un’opera iniziata da...