LANGE, Oscar Richard
Economista e uomo politico polacco, nato a Tomaszów nel 1904. Dal 1931 prof. nell'università di Cracovia, emigrò nel 1934 negli S. U. A.; insegnò successivamente nelle università [...] dei prezzi, proseguendo sulla via aperta da H. Hicks e arrivando, in modo diverso, a conclusioni simili a quelle keynesiane circa l'impossibilità di un automatico ritorno all'equilibrio, e ha considerato la teoria di J. M. Keynes come un ...
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OHLIN, Bertil
Economista e uomo politico svedese, nato a Klippan (o Gråmanstorp), Kristianstad, nel 1899, professore nelle università di Copenaghen (1924-29) e di Stoccolma (dal 1929); è membro del Riksdag [...] e di E. Lundberg, rappresentano uno sviluppo del pensiero di K. Wicksell e sboccano su posizioni non lontane da quelle keynesiane, nonostante che l'O. non condivida la spiegazione monetaria dell'interesse di J. M. Keynes e abbia criticato la teoria ...
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KREISKY, Bruno
Hartmut Ullrich
Uomo politico austriaco, nato a Vienna il 22 gennaio 1911, morto ivi il 29 luglio 1990. Di famiglia del medio ceto, israelita e di orientamento liberale, compì studi di [...] nel 1976) si trovò particolarmente vicino, anzitutto per l'esperienza dell'esilio, e poi per le comuni posizioni keynesiane, ai partiti scandinavi; stilò un rapporto sul problema dell'occupazione (1982) e si occupò ripetutamente di problemi del ...
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SOCIALDEMOCRAZIA
Leonardo Rapone
(XXXI, p. 987)
Esistono due diversi usi del termine s., che designa sia determinati movimenti o partiti politici, sia una specifica teoria e prassi politica. Nell'accezione [...] allo stato latente una spinta verso mete di trasformazione assai più avanzate di quelle conseguite nel quadro dei compromessi keynesiani. Non a caso proprio nella seconda metà degli anni Settanta nell'ambito della scienza politica si sviluppò un ...
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partiti socialisti
Organizzazioni politiche del movimento operaio, comparse a partire dall’ultimo quarto del 19° sec. e tuttora operanti in molti Paesi del mondo.
Dalla nascita dei partiti socialisti [...] portando avanti anche istanze nuove che, in corrispondenza con la crisi capitalistica del 1929 e l’affermarsi delle teorie keynesiane, davano avvio a una nuova presenza dello Stato nell’economia e ai primi passi della costruzione dello stato sociale ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] la preparazione del ‘piano della CGIL’, fatto elaborare da Giuseppe Di Vittorio nel 1952, in cui erano emerse le prime elaborazioni keynesiane e che subì la netta ripulsa di Togliatti. L’altro tema, a cui pure attese, fu quello, assai negletto nel ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] e la ricostruzione postbellica posero le basi di una fase espansiva dell’economia, che fu accompagnata da politiche keynesiane, dalla costruzione del welfare state e da un certo miglioramento delle condizioni dei lavoratori, tanto da far parlare ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] paese fu ridotta dal 22% all'11%. Persino un economista conservatore come M. Friedman affermò di essersi convertito alle teorie keynesiane. Ma studi di M. Harrington e di altri attestavano che un quinto della nazione, in buona parte negri ma anche ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
UNIONE EUROPEA
Sergio Romano e Roberto Santaniello
Aspetti istituzionali di Sergio Romano
Introduzione
Ogni storico dell'integrazione europea ricerca nel passato le sue origini più lontane e attribuisce [...] garantire alla società dinamismo, sviluppo economico, solidarietà e consenso politico.
Alla fine degli anni cinquanta, le teorie keynesiane incoraggiarono un più incisivo intervento delle autorità pubbliche nell'economia e nei sistemi sociali, con la ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...
macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...