Finanza pubblica
Giuseppe Dallera
I primi studi a carattere sistematico sui problemi della f. p. si possono far risalire all'inizio del sec. 18°, quando l'emergere degli Stati nazionali in Europa pose [...] politica fiscale.
Un modello interessante, dell'inizio degli anni Ottanta, è stato formulato da J. Meade, nel solco keynesiano. Ma mentre i keynesiani 'ortodossi' proponevano le politiche di gestione della domanda aggregata per raggiungere la piena ...
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SISTEMI DI CONTABILITÀ NAZIONALE
Silvano Montanari
Un aggregato economico (v. aggregati economici, in questa Appendice) può venire misurato sia dal punto di vista della sua formazione, somma degli oneri [...] 'economia 1977) e R. Stone (Nobel per l'economia 1984) che tradussero in un sistema contabile le relazioni del modello keynesiano per lo studio dei cicli economici e ordinarono al suo interno l'insieme delle statistiche di supporto. In Italia i primi ...
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KEYNES, John Maynard (XX, p. 176)
Ferdinando DI FENIZIO
Economista inglese, morto a Londra il 21 aprile 1946. La sua attività scientifica dopo il 1930 è tale da farne una delle figure più rappresentative [...] gli schemi accolti nella Teoria generale. Così il volumetto How to pay for the War (1940) applica lo schema keynesiano a un sistema avente scarse risorse produttive; come del resto il progetto International Clearing Union (aprile 1943), pubblicato ...
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PHELPS, Edmund Strother
Carla Esposito
Economista statunitense, nato a Evanston (Illinois) il 26 luglio 1933. Ha ottenuto il Ph.D. nel 1959 dalla Yale University. Economista alla Rand Corporation nel [...] economie aperte, il rapporto tra recessione e interdipendenze economiche internazionali, nonché la ricostruzione del dibattito post-keynesiano nell'approccio delle diverse scuole, sempre con apporti di particolare rilievo al dibattito teorico.
Opere ...
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. Generalità. - Problema centrale nell'a. e. è quello delle relazioni esistenti tra a. statica e dinamica. Peraltro questi termini, come accade anche in altri casi e in altre discipline, in cui s'impiegano [...] aderenza alla realtà concreta è fornita dall'analisi economica keynesiana di breve periodo. Al centro dell'a. dinamica di Keynes è la teoria del moltiplicatore, cioè dell'ipotesi secondo la quale nel breve periodo l'incremento del reddito è funzione ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] 1988 (tr. it.: Il disagio dell'abbondanza: la cultura olandese dell'epoca d'oro, Milano 1993).
Skidelsky, R., John Maynard Keynes, vol. II, New York 1994.
Wilson, R.G., Gentlemen merchants: the merchant community of Leeds, 1700-1830, Manchester 1971 ...
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deficit pubblico
Gianpaolo Crudo
Fenomeno contabile che si realizza quando, in un esercizio finanziario, le uscite della pubblica amministrazione superano le entrate. Queste ultime sono generate dalle [...] primario può essere prodotto intenzionalmente, per favorire la fuoriuscita del tessuto economico da una fase di crisi (J.M. Keynes, The general theory of employment, interest and money, 1936), o accidentalmente, per via di una riduzione del gettito ...
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domanda aggregata
Andrea Boitani
Secondo la contabilità nazionale, la d. a. (YD) coincide con la somma delle spese effettuate per l’acquisto di beni nazionali nel corso di un anno: consumi (C) più investimenti [...] della moneta (quindi aumenta k). Il secondo modo per arrivare alla relazione di d. a. consiste nel partire dal modello keynesiano IS-LM (➔ IS-LM, modello), cioè dalle equazioni che rappresentano il simultaneo equilibrio sui mercati dei beni e della ...
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LENTI, Libero
Simone Misiani
Nacque a Casalbagliano di Alessandria il 18 febbr. 1906, da Carlo e Maria Balbi, ma Milano fu la sua città d'adozione.
Nella Milano del primo dopoguerra maturò il suo orientamento [...] politica nell'Italia del Novecento, Milano 2001, ad ind.; G. Lunghini - R. Targetti Lenti, Di Fenizio e l'economia politica di Keynes, in La formazione degli economisti in Italia (1950-1975), a cura di G. Garofalo - A. Graziani, Bologna 2004, pp. 155 ...
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politica fiscale
Giuliana De Luca
Intervento, di natura discrezionale o realizzato sulla base di principi stabiliti, di regolazione (aumento o riduzione) da parte dell’operatore pubblico delle imposte [...] f., stimolato dai monetaristi e dagli esponenti della macroeconomia neoclassica, si è sostenuto di dover superare il punto di vista keynesiano che, a sua volta, aveva contraddetto il principio della neutralità della p. f. a cui si ispirava la finanza ...
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keynesiano
keyneṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’economista inglese J. M. Keynes ‹kèin∫› (1883-1946) e alle sue dottrine economiche; il termine è usato soprattutto con riferimento a quelle posizioni di politica economica che sostengono...
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...