sviluppo econòmico Fenomeno durevole nel tempo consistente nella crescita di alcune variabili reali del sistema: produzione, consumi, investimenti, occupazione. In politica economica, per politica dello [...] luce di diverse e complesse esperienze storiche, ha portato a un indebolimento della tradizione statalista novecentesca di stampo keynesiano e al rafforzamento della cd. dottrina neoliberale, la quale abbina a un rifiuto dell'economia dello sviluppo ...
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Economia e diritto
L’impiego produttivo del risparmio, l’incremento o il mantenimento, cioè, dello stock di capitale in un periodo di tempo dato, che normalmente è l’anno.
Tipologie
L’i. può assumere [...] domanda. Le implicazioni di politica economica della teoria dell’accelerazione sono essenzialmente a favore di una politica di tipo keynesiano. Se, infatti, gli i. non sono sensibili in modo rilevante al tasso d’interesse nel medio e lungo termine ...
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RONCHEY, Alberto
Andrea Nelli
– Nacque a Roma il 27 settembre 1926 da Ugo, piccolo commerciante di idee repubblicane, e da Maria Cardinali.
La famiglia paterna, di lontane origini scozzesi (il cognome [...] La Malfa, di cui apprezzava l’approccio pragmatico, la passione per l’economia e il liberalismo di stampo keynesiano. Redattore e corsivista della Voce, s’impiegò anche come traduttore presso il servizio esteri dell’Agenzia nazionale stampa associata ...
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Cicli economici
Terenzio Cozzi
Introduzione
"Analizzare i cicli economici vuol dire né più né meno che analizzare il processo economico nell'era capitalistica". Così inizia la prefazione a Business [...] difficoltà analitiche di queste teorie, che però hanno avuto una certa influenza su quelle ben più rigorose di stampo keynesiano. Esse continuano inoltre ad avere un certo rilievo nella letteratura che si riallaccia a Marx e alla sua individuazione ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, [...] riferimento alle forme di organizzazione economica e ai meccanismi di regolazione si parla in genere di modello fordista-keynesiano, che assume forme più tipiche e accentuate nell'Europa continentale. Al centro dell'economia sono le grandi industrie ...
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Liberismo
Riccardo Faucci
Definizioni
Il termine 'liberismo' ha una pluralità di significati che, ove non segnalata, può essere fonte di equivoci. Con esso ci si può riferire sia a una visione del processo [...] e 15 agosto 1925, pp. 563-564, 587-588 (tr. it.: Sono un liberale?, in Esortazioni e profezie, Milano 1968, pp. 248-258).
Keynes, J.M., A short view of Russia, London 1925 (tr. it.: Breve sguardo alla Russia d'oggi, in Esortazioni e profezie, Milano ...
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(XII, p. 437; App. II, I, p. 759; III, I, p. 468; IV, I, p. 577)
Il problema del d. e del disavanzo p. di un aggregato convenzionale di istituzioni pubbliche operanti fuori mercato, denominato Pubblica [...] per così dire accantonato o comunque posto in secondo piano. Secondo il paradigma tradizionale (detto anche, convenzionalmente, ''keynesiano'') un aumento del disavanzo genera un aumento della domanda aggregata, in misura più o meno grande a seconda ...
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Capitalismo
Sergio Ricossa
sommario: 1. Privato e pubblico nel capitalismo. 2. Profitti e capitalisti. 3. L'organizzazione capitalistica. 4. Il capitalismo finanziario. 5. Conclusioni. □ Bibliografia.
1. [...] le quali, nell'esempio britannico, provennero anche da illustri e influenti economisti, da J. S. Mill a J. M. Keynes, i precursori dell'attuale anticonsumismo. Mill invocò una economia stazionaria, che si occupasse non più di aumentare la produzione ...
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Economia pubblica
Ruggero Paladini
Premessa
Un'analisi dell'economia del settore pubblico presuppone lo sviluppo delle moderne nazioni europee e quindi di strutture statali in cui le spese e le entrate [...] ' diremmo che il sistema economico durante la grande depressione era in preda al 'dilemma del prigioniero'. La tesi centrale di Keynes è infatti che, qualora si trovi in una situazione di sottoccupazione, esso non riesca a uscirne con le sue sole ...
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VICARELLI, Fausto
Claudio Gnesutta
VICARELLI, Fausto. – Nacque il 18 gennaio 1936 a Osimo da Egidio e da Giulia Magnalardo. Primo di due figli, il secondo, Silvano (n. 1944), anch’egli economista.
Visse [...] italiano, 2013, n. 2, pp. 69-98; A. Moretti, F. V. Un grande semplice uomo, in Ingrandimenti, 13 luglio 2014; M. Cedrini, V.’s Keynes (and today’s international disorder), in Journal of post Keynesian economics, XLI (2018), 1, pp. 3-15; P. Paesani, V ...
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keynesiano
keyneṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’economista inglese J. M. Keynes ‹kèin∫› (1883-1946) e alle sue dottrine economiche; il termine è usato soprattutto con riferimento a quelle posizioni di politica economica che sostengono...
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...