Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, uno Stato, un continente, il mondo [...] sono considerate inadeguate alla comprensione del funzionamento di un’e. di mercato. I postkeynesiani traggono ispirazione non solo da Keynes, ma anche da coloro che furono i suoi più immediati discepoli e collaboratori (tra cui J. Robinson, R.F ...
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Capitalismo
Sergio Ricossa
sommario: 1. Privato e pubblico nel capitalismo. 2. Profitti e capitalisti. 3. L'organizzazione capitalistica. 4. Il capitalismo finanziario. 5. Conclusioni. □ Bibliografia.
1. [...] le quali, nell'esempio britannico, provennero anche da illustri e influenti economisti, da J. S. Mill a J. M. Keynes, i precursori dell'attuale anticonsumismo. Mill invocò una economia stazionaria, che si occupasse non più di aumentare la produzione ...
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Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] degli investimenti fa aumentare la domanda aggregata e quindi il reddito, se vi è manodopera disoccupata (moltiplicatore keynesiano); la variazione della domanda e del reddito spingono le imprese a ulteriori investimenti per accrescere la capacità ...
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Cooperazione economica internazionale
Enzo Grilli
Introduzione
La cooperazione economica internazionale attuale ha caratteristiche che la distinguono abbastanza nettamente da quella del passato. È di [...] primavera del 1943 dopo la pubblicazione delle proposte americana (di Harry Dexter White) e inglese (di John Maynard Keynes). Entrambe miravano a promuovere un sistema internazionale di pagamenti all'interno del quale l'equilibrio dei conti con l ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] a prendere in considerazione una politica di alti salari e di deficit spending programmato.
Il fatto è che mentre in Keynes si attua, a partire dalla grande crisi, il tentativo più organico e maturo di riformulazione di un nuovo paradigma scientifico ...
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Credito
Marco Onado
Introduzione
Dal punto di vista economico un'operazione di credito si può definire come lo scambio di una prestazione attuale in moneta con la promessa di una prestazione futura: [...] alla prima guerra mondiale e ancor più la grande crisi del 1929 riportarono in auge considerazioni di carattere istituzionale. J. M. Keynes e la scuola di Cambridge in Inghilterra, I. Fisher negli Stati Uniti, E. R. Lindahl e la scuola di Stoccolma ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
UNIONE EUROPEA
Sergio Romano e Roberto Santaniello
Aspetti istituzionali di Sergio Romano
Introduzione
Ogni storico dell'integrazione europea ricerca nel passato le sue origini più lontane e attribuisce [...] una lacuna casuale, ma di un compromesso politico consapevole, che può essere riassunto nella formula "Smith all'estero, Keynes a casa".
L'allargamento dei mercati e la caduta delle protezioni nazionali indotte dall'instaurazione del mercato comune ...
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keynesiano
keyneṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’economista inglese J. M. Keynes ‹kèin∫› (1883-1946) e alle sue dottrine economiche; il termine è usato soprattutto con riferimento a quelle posizioni di politica economica che sostengono...
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...