Deif, Mohammed (propr. Mohammed Diab al Masri). – Terrorista palestinese (n. Khan Younis, Gaza, 1965). Militante nelle fila di Ḥamas dagli anni Novanta, implicato in quel periodo negli attacchi suicidi [...] a Tel Aviv e Gerusalemme organizzati da Yaya Hayyash, alla cui morte (1996) ne ha progressivamente assunto il ruolo fino a subentrargli (2002) alla guida delle Brigate ʿIzz al-Dīn al-Qassām, il braccio ...
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KALĀT
. Città del Belūcistān, capitale del khānato omonimo e residenza del khān. Sin dal sec. XVI il territorio fu nelle mani delle tribù Brahōī, da cui tuttora discendono gli attuali khān. Nel '700 [...] sovrano dell'Afghānistān. Occupata dagl'Inglesi nel 1839, è rimasta, anche sotto il definitivo protettorato (1876) britannico, sede del khān il quale riceve un assegno dalla Gran Bretagna, e non ha propria forza militare (la guarnigione inglese è a ...
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ISPERIH (o Asparuh)
Saul Mézan
Uno dei cinque figli del khan Kurt (noto soprattutto sotto il nome inesatto di Kubrat). - Stabilitosi in Bessarabia alla morte di quest'ultimo (verso il 668-678), con l'autorizzazione [...] dell'imperatore Costanzo II, intraprese di lì delle razzie periodiche nalla Mesia e anche nella Tracia, e si dichiarò capo indipendente della Dobrugia, rifiutando di riconoscere il potere imperiale e provocando ...
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KUBILAY (anche Khubilāy, Kublāy, e Qūbilāy, ecc.)
Giorgio Levi Della Vida
Khān dei Tatari, figlio di Qūbilāy, figlio di Genghiz Khān (v.), fondatore della dinastia che dominò la Cina, col nome di Yüan [...] di Ogutāy, K. rimase capo incontrastato dell'impero, e potè proseguire le sue conquiste verso sud. Già sotto Genghiz Khān la Cina settentrionale era caduta in potere dei Tatari; ora (1260-1279) anche la parte meridionale del paese fu sottomessa ...
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Shaybanidi
Dinastia uzbeka di fede sunnita. Il capostipite fu un discendente di Genghiz Khan, Abu al-Khayr Khan, il quale intorno alla metà del 15° sec. guidò gli uzbeki, popolazione di origine turco-mongolica, [...] tra i fiumi Syr Darya e Amu Darya. All’inizio del 16° sec. occuparono Khiva, Kokand e Bukhara: quest’ultima divenne la capitale del khanato degli S., durato circa un secolo. La denominazione degli S. si riferisce ad Abu al-Fath Muhammad Shaybani ...
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Conquistatore mongolo (1217 circa - 1265) della Persia e fondatore della dinastia degli Īlkhān, nipote di Gènghiz khān; sottomise la Persia (1256) e (1258) conquistò Baghdād, ponendo fine al califfato [...] all'Oceano Indiano. Prese il titolo di Īlkhān (sovrano provinciale o tribale) per mostrare la sua dipendenza dal Gran khān della Mongolia. Protesse i cristiani, benché pagano; favorì la scienza, costruendo un osservatorio astronomico a Marāgha. ...
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KHĀNUM
Ettore Rossi
. Vocabolo turco con il significato di "signora", femminile di khān (v.; da confrontare con il vocabolo pure turco ancora usato in India begum, femminile di beg). Si applica dopo [...] il nome femminile; es., Laṭīfeh āl moderno alfabeto turco-latino in Turchia si scrive hanïm. Il vocabolo è tuttora usato nelle classi d'origine e d'educazione turca nei paesi già dominati dai Turchi, come ...
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YESSUGHEY Bagadur
Giorgio Vernadskij
Principe mongolo, figlio di Bartan Bagadur e padre di Genghiz-Khan, nato nel primo quarto del sec. XII, quando le tribù dei Mongoli nomadi si trovavano a sud-est [...] moglie principale. Nel 1155 essa gli diede un figlio, al quale fu dato il nome di Temugin (che fu appunto il futuro Genghiz-Khan). Y. morì verso il 1165, avvelenato, secondo la leggenda dai suoi nemici.
Bibl.: H. H. Howorth, History of the Mongols, I ...
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Uomo politico pakistano (Lārkāna 1928 - Rawalpindi 1979). Ministro degli Esteri nel governo di Ayub khān (1963-66), nel 1967, abbandonata la Lega musulmana, fondò il Partito del popolo pakistano (PPP). [...] Dopo la guerra con l'India e la secessione del Bangla Desh, sostituì Yaḥyā khān alla presidenza (dic. 1971), avviando una politica di riforme. Con l'entrata in vigore della nuova costituzione (apr. 1973), B. divenne primo ministro, mantenendo così il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Orda d’oro è uno Stato nato dall’Impero mongolo che diviene indipendente nella seconda [...] di nuovi Stati, con i confini ridisegnati, e che traggono la loro legittimità più dall’islam che dal passato dei khan.
Kipchak o Tataro? Khanato o sultanato? I nomi dell’Orda d’oro
Presentare l’Orda d’oro come uno Stato monolitico nel tempo e nello ...
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