Ghaffar Khan, Khan Abdul
Capo politico e spirituale dei pashtun o pathan (Charsadda 1890-Peshawar 1988). Fu chiamato «badshah», «il re dei khan», nonché «il Gandhi della frontiera» per aver guidato i [...] pashtun abitanti delle province della frontiera nordoccidentale nel movimento antibritannico attraverso una resistenza non violenta. Nel 1929 formò i Khudai khitmatgar («servi di Dio»), un’organizzazione ...
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Murshid Quli Khan
Brahmano convertito all’islam (n. 1665 ca.-m. 1727). Dal 1701 fu al servizio dell’imperatore Aurangzeb in Bengala dove acquisì gradualmente un’indipendenza di fatto, pur rimanendo formalmente [...] ai Mughal, prima come diwan e poi come governatore. Nel 1717 trasferì la capitale da Dhaka a Murshidabad e licenziò i vecchi jagirdar dell’impero, appoggiandosi invece agli zamindar. Alla morte gli successe il figlio Shuja al-din Muhammad Khan. ...
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Scià di Persia (1742-1797), fondatore della dinastia dei Qāgiār. Salì al trono dopo una feroce lotta contro l'ultimo rappresentante della dinastia Zand e affermò col terrore il dominio della sua famiglia sulla Persia, durato sino al 1925 ...
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Daud Khan, Muhammad
Politico afghano (Kabul 1909-ivi 1978). Membro della famiglia reale, comandante in capo delle forze armate (1937) e in seguito più volte ministro, dal 1953 al 1963, quale capo del [...] governo, tentò di avviare un processo di modernizzazione del Paese. Con il colpo di Stato del luglio 1973 detronizzò il re Zahir e instaurò la Repubblica della quale divenne presidente e primo ministro. ...
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Ayyub Khan, Muhammad
Politico pakistano (n. 1907-m. 1974). Militare di carriera, primo comandante in capo pakistano della Repubblica del Pakistan, ne divenne presidente nel 1958, dopo il colpo di Stato [...] che depose Iskandar Mirza. Autore di una moderata modernizzazione del Paese, che schierò con gli USA e con la CENTO (Central treaty organization), perse prestigio dopo la guerra indo-pakistana del 1965 ...
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Principe persiano (1769 circa - 1794), ultimo rappresentante della dinastia dei Zand. Difese strenuamente la città di Shīrāz contro il cagiaro Āghā Muḥammad Khān; vinto, cadde per tradimento nelle mani [...] del suo nemico e fu messo a morte ...
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Militare e uomo politico pakistano (Abbottabad 1908 - Islamabad 1974). Comandante supremo dell'esercito del Pakistan (1951), fu poi (1954-55) ministro della Difesa. Dopo il colpo di stato del 1958 divenne [...] . Pur nel quadro di una politica autoritaria, A. K. diede vita a un tentativo di modernizzazione del Pakistan nei campi economico-sociale, civile e istituzionale. Nel marzo 1969 fu costretto a dimettersi, venendo sostituito dal generale Yahya Khān. ...
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Uomo politico afghano (Kābul 1909 - ivi 1978). Membro della famiglia reale, comandante in capo delle forze armate (1937) e in seguito più volte ministro, dal 1953 al 1963, quale capo del governo, tentò di avviare un processo di modernizzazione del paese. Con il colpo di stato del luglio 1973 detronizzò il re Zāhir e instaurò la repubblica della quale divenne presidente e primo ministro. Non mantenne, ...
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Uomo politico persiano (n. 1798 circa - m. Kashan 1852); primo ministro (1848-51) dello scià Nāṣir ad-dīn, tentò di modernizzare la Persia attraverso una serie di riforme che toccarono tutti i settori della società (potenziamento dell'amministrazione centrale, apertura al commercio con l'estero, creazione di una nuova scuola per pubblici funzionarî, laicizzazione del sistema giudiziario). Responsabile ...
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Re dell'Afghānistān (Dehra Dun, India, 1880 - Kābul 1933). Nato da famiglia imparentata con la casa reale afgana, salì al trono (1929) dopo aver eliminato l'usurpatore Ḥabīb Ullāh; tentò una prudente modernizzazione, ma fu assassinato per vendetta privata ...
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