YA‛QŪB Khān
Emiro dell'Afghānistān, della dinastia Bārakzai, figlio di Shēr ‛Alī; nato nel 1849, morto a Dērā Dun, nel bacino medio dell'Indo, il 15 novembre 1923. Nel 1878, quando il padre dovette fuggire [...] dinnanzi all'avanzata britannica, egli assunse il potere, e, morto poco dopo Shēr ‛Alī, firmò un trattato di pace con l'Inghilterra, impegnandosi a ricevere a Kābul un residente mentre l'Inghilterra gli ...
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Murshid Quli Khan
Brahmano convertito all’islam (n. 1665 ca.-m. 1727). Dal 1701 fu al servizio dell’imperatore Aurangzeb in Bengala dove acquisì gradualmente un’indipendenza di fatto, pur rimanendo formalmente [...] ai Mughal, prima come diwan e poi come governatore. Nel 1717 trasferì la capitale da Dhaka a Murshidabad e licenziò i vecchi jagirdar dell’impero, appoggiandosi invece agli zamindar. Alla morte gli successe il figlio Shuja al-din Muhammad Khan. ...
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Titolo portato da molti personaggi della storia turca, persiana e indiana del periodo dei Moghūl.
Presso la setta musulmana degli Ismailiti è l’appellativo della consorte dell’Aghā Khān. ...
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Francescano (n. Firenze - m. 1359) nel convento di S. Croce in Firenze, poi prof. di teologia a Bologna. Nel 1339 fu inviato in missione da papa Benedetto XII presso il gran khān del Catai, con Niccolò [...] nel Turchestan; di lì proseguì fino a Khānbālīq (Pechino), attraverso il Gobi, giungendovi nel 1342, accolto con onori dal gran khān. Dopo tre o quattro anni di permanenza, tornò (1353) ad Avignone. Nel 1354 fu creato vescovo di Bisignano in Calabria ...
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Ngagwang Lobsang Gyatso
(o Ngag dbang blo bzang rgya mtsho) Quinto dalai lama (n. 1617-m. 1682). Chiamato dai tibetani «il Grande Quinto», fu tra le più significative figure politiche del Tibet. Grazie [...] la teocrazia nel 1642. L’amministrazione civile fu affidata a un reggente (sde srid) la cui nomina in teoria spettava a Gushri Khan e ai suoi eredi, ma che in pratica passò nelle mani del dalai lama. Consolidò e sviluppò la scuola dei dGe lugs pa ...
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Marignolli, Giovanni dei
Francescano (n. Firenze-m. 1359) nel convento di S. Croce in Firenze, poi professore di teologia a Bologna. Detto anche Giovanni di S. Lorenzo, nel 1339 fu inviato in missione [...] nel Turkestan; di lì proseguì fino a Khanbaliq (Pechino), attraverso il Gobi, giungendovi nel 1342, accolto con onori dal gran khan. Dopo tre o quattro anni di permanenza tornò (1353) ad Avignone. Nel 1354 fu nominato vescovo di Bisignano in Calabria ...
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Setta sciita, che considera come suo imām nascosto, che riapparirà un giorno per far trionfare la vera fede, il settimo imām, Ismā‛īl, figlio di Gia‛far aṣ-Ṣādiq. Dell’antica setta sono discendenti e continuatori, [...] oltre ai Drusi della Siria e del Libano, gli i. indiani (nizārī), che fanno capo in maggioranza all’Āghā khān e nulla più conservano del carattere antico ed estremista della setta. ...
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nestoriani
Seguaci di Nestorio. Perseguitati nell’impero bizantino dopo il Concilio di Efeso (431) e fino alla condanna dei «Tre capitoli» (553), che segnò l’estirpazione definitiva del movimento in [...] e mongoli. Propria dei n. fu anche una particolare forma di scrittura derivata dall’antico aramaico (➔ ). Sotto Qubilai Khan (1257-1294) il nestorianesimo rientrò in Cina, ove durò fino alla dinastia Ming (1368), mentre fioriva nell’Asia centrale ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] guidare, insieme con il vescovo Paolo di Populonia, la missione romana inviata in Bulgaria dopo la venuta a Roma di un ambasceria del khan Boris. Da poco battezzato da un vescovo bizantino, il sovrano bulgaro si era rivolto al papa e a Ludovico II il ...
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