'Ala-al-din Khalji (Juna Khan)
‛Ala-al-din Khalji
(Juna Khan) Sultano di Delhi (m. 1316). Membro della dinastia turca Khalji, che resse il sultanato di Delhi dal 1290 al 1320. Salì al trono nel 1296 [...] dopo aver ucciso lo zio Jala al-din. Allestì un esercito che gli permise di espandere il suo dominio e di far fronte all’invasione mongola. La sua eredità fu dissipata nelle lotte tra i discendenti ...
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Figlio (m. 1247) di Genghiz khān; nella divisione dei dominî paterni a C. toccò la Transoxiana e parte degli attuali Afghānistān e Turkestan cinese. Diede origine a una dinastia, durata circa un secolo [...] con capitale a Buchara. Si chiamò ciagataica (o turca orientale) la lingua e letteratura turca fiorita in quei territori nei secc. 14º-18º ...
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Sovrani persiani della dinastia fondata da Āqā Muḥammad Khān, capo della tribù turcomanna dei Qāgiār, riuscito vittorioso nella guerra civile scatenatasi alla morte di Karīm Khān nel 1779. Il regno dei [...] liquidazione della dinastia reazionaria, ed ebbe la vittoria frustrata dalla sopraggiunta guerra mondiale. Nel 1925 il generale Riẓā Khān, capo di un movimento nazionalista, fece votare dal Parlamento la deposizione dei C. e si fece proclamare scià ...
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Capo mongolo (1237-94), ministro e generale di Qubilai khān, portò a termine la conquista dell'impero cinese, prendendo nel 1276 la città di Hangzhou, capitale della dinastia Song. La sua ultima grande [...] campagna fu quella contro il khān Qaidu (1287). Il suo nome significa "grande", "nobile", ma nella forma cinese venne talvolta scritto Bai Yan, "cent'occhi", quasi ad alludere alla sua costante vigilanza. ...
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BASTARI, Guicciardo
Luciano Petech
Fiorentino, vissuto alla corte dei khān di Persia alla fine del sec. XIII. Un passo di una cronaca imprecisata, citato da D. M. Manni, informa che all'epoca del giubileo [...] indutis". Il Manni cita anche un'iscrizione fiorentina, ora perduta, commemorante la conquista di Gerusalemme ad opera di Ghazan, khān mongolo d'Iran, e l'andata di molti Tatari a Roma a lucrare l'indulgenza del giubileo.
Giovanni Villani riferisce ...
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Galdan (propr. Choros Erdeniin Galdan)
Galdan
(propr. Choros Erdeniin Galdan) Khan della stirpe mongola degli Zungari (n.1644-m. Kobdo 1697). Quarto figlio di Erdeni Baatur Hongtaiji (fondatore del [...] zungaro). Nel 1677, dopo aver sconfitto gli oirati, il dalai lama gli conferì l’importante titolo di boshughtu khan («khan per grazia divina»). Nel 17° secolo, sotto la guida di G. (regno 1676-97) la Zungaria conquistò il Turkestan orientale e ...
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Conquistatore mongolo (1217 circa - 1265) della Persia e fondatore della dinastia degli Īlkhān, nipote di Gènghiz khān; sottomise la Persia (1256) e (1258) conquistò Baghdād, ponendo fine al califfato [...] all'Oceano Indiano. Prese il titolo di Īlkhān (sovrano provinciale o tribale) per mostrare la sua dipendenza dal Gran khān della Mongolia. Protesse i cristiani, benché pagano; favorì la scienza, costruendo un osservatorio astronomico a Marāgha. ...
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Uomo politico pakistano (Lārkāna 1928 - Rawalpindi 1979). Ministro degli Esteri nel governo di Ayub khān (1963-66), nel 1967, abbandonata la Lega musulmana, fondò il Partito del popolo pakistano (PPP). [...] Dopo la guerra con l'India e la secessione del Bangla Desh, sostituì Yaḥyā khān alla presidenza (dic. 1971), avviando una politica di riforme. Con l'entrata in vigore della nuova costituzione (apr. 1973), B. divenne primo ministro, mantenendo così il ...
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Tamerlano
Silvia Moretti
Il condottiero che restaurò la potenza del grande Impero mongolo
Sulla scia delle imprese compiute da Genghiz khan nei primi decenni del 13° secolo, un altro grande condottiero [...] tra l’Occidente e la Cina. Conquistata dagli Arabi nel 712, la città fu depredata e distrutta dalle armate mongole di Genghiz khan all’inizio del 13° secolo.
Raggiunse il suo massimo splendore tra il 14° e il 15° secolo quando fu la capitale dell ...
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