Emiro dell'Afghānistān (n. 1849 - m. 1923). Il suo regno durò solo pochi mesi nel 1878: battuto dagli Inglesi nella terza guerra afgana, dovette abdicare e ritirarsi a vita privata. ...
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Abu al-Khayr KhanKhan uzbeco (m. 1468). Si pose al comando del khanato uzbeco nel 1428, rendendolo la maggiore potenza in Asia centrale. Attuò una politica di riunificazione di tutte le tribù nomadi [...] turche della regione. Dal 1430 al 1447 intraprese una campagna d’espansione nel Khorezm e nel bacino del Syrdar’ya. Nel 1456-57 fu sconfitto dall’orda degli oirati. Morì in guerra ...
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Uomo politico pakistano (Pēshāwar 1917 - Rawalpindi 1980). Comandante dell'esercito (1966) quando il 25 marzo 1969 il presidente Ayyūb Khān diede le dimissioni lasciando il potere alle forze armate, Y., [...] assunto il potere, proclamò la legge marziale impegnandosi a riportare al più presto il paese alla normalità costituzionale. Dopo la guerra civile e la secessione del Pakistan orientale (dic. 1971) Y. ...
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Khan, sir Sayyid Ahmad
Politico e studioso indiano (Delhi 1817-Aligarh 1898). Fu uno dei più importanti esponenti del processo di modernizzazione dell’islam indiano avvenuto nel 19° secolo. Erede di [...] una famiglia aristocratica che vantava la discendenza da quella del Profeta, riteneva che il progresso sociale ed economico dei musulmani potesse avvenire solo attraverso la diffusione dell’istruzione ...
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Successore (sec. 8º) d'Isperich, il suo dominio durò dal 701 al 718; aiutò Giustiniano II a recuperare il trono (705) e ne fu ricompensato con ricchi doni e col titolo di "cesare" (zar). Ampliò lo stato creato da Isperich, portando il confine occidentale sino al Timok e oltre i Balcani. Contribuì (718) a liberare Costantinopoli dall'assedio degli Arabi ...
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Khān dall'852 all'889 (m. 907); spinto anche da considerazioni politiche promosse la conversione dei Bulgari al cristianesimo. Dopo essersi rivolto in un primo momento a Bisanzio, entrò poi in contatto [...] con Roma, sperando di ottenere da Niccolò I un patriarca autocefalo. Deluso, si volse definitivamente a Bisanzio e da quel momento la Chiesa bulgara entrò nell'orbita del patriarcato di Costantinopoli, ...
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´y Khān mongolo (m. 1232), figlio di Genghiz khān e capostipite attraverso i figli Qūbīlāy e Hūlāgū rispettivamente della dinastia mongola di Cina e degli Īlkhān di Persia. Il suo primogenito Möngke fu [...] gran khān mongolo, succedendo alla linea di Öġodei. ...
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Gran khān dei Mongoli e imperatore della Cina (n. 1215 - m. 1294), nipote di Genghiz khān. Incaricato (1251) da suo fratello Mangū, gran khān, di amministrare le province mongole della Cina settentrionale, [...] Cina meridionale. Alla morte di Mangū (1259), l'unità dell'impero sembrò messa in pericolo dai varî pretendenti al khānato supremo, ma Q., respinti tali tentativi, rimase capo incontrastato dell'impero; spostò la capitale da Karakorum a Pechino (1264 ...
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Gran khān dei Mongoli (n. 1186 - m. 1241), terzogenito di Genghiz khān. Salì al potere alla morte del padre (1227). Sotto di lui l'Impero mongolo continuò la sua espansione, annettendosi la Cina settentr. [...] e la Corea. Contemporaneamente eserciti mongoli devastavano la Russia meridionale, l'Ungheria, la Polonia, spingendosi fino all'Adriatico; ma la sconfitta di Liegnitz (1241) e la notizia della morte di ...
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