Seguaci (arabo al-khawāriǵ «gli uscenti») della setta islamica sorta nel 657 d.C. in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo Alī sulla liceità di dirimere la questione della successione al califfato per mezzo di un arbitrato. Ebbero parte importante nella storia politica e religiosa dell’islamismo, sia con le loro ribellioni sanguinose sotto gli Omayyadi e i primi Abbasidi, sia con ...
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Marwan II
Ultimo califfo omayyade (n. 695 ca.-m. 750). Salito al potere nel 744, sostenne strenue lotte contro pretendenti umayyadi e ribelli kharijiti. Domati questi, fu travolto dalla rivoluzione abbaside [...] scoppiata nel Khurasan. Fuggì allora in Egitto dove fu ucciso da un contingente abbaside inviato sulle sue tracce ...
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Saffaridi
Dinastia persiana, regnante dall’861 al 1003, nel Sistan, al confine fra l’Iran e l’Afghanistan attuali. Il nome S. deriva dall’arabo saffar («ramaio») probabile mestiere di Ya‛qub ibn Laith, [...] il fondatore della dinastia, il quale combatté tanto i kharijiti stanziati nelle regioni orientali quanto le truppe califfali, vincendo inoltre i Tahiridi nel Khorasan. Alla morte di Ya‛qub, il regno entrò in un periodo di decadenza irreversibile e ...
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Nejd (ar. «altopiano»)
Nejd
(ar. «altopiano») Regione naturale della Penisola Arabica, formata da un altopiano parzialmente desertico che si estende nella parte centrale del Paese, abitato fin dall’antichità [...] . In epoca islamica, il N. fu sede di una diffusa opposizione al profeta Maometto (➔ ), quindi dette rifugio alla dissidenza di kharijiti e carmati. Alla fine del sec. 18° ebbe qui origine e centro il movimento wahhabita. Durante il 19° secolo il N ...
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