Nome (in persiano, plurale di pasdar «colui che veglia») con cui sono noti i «guardiani della rivoluzione islamica», corpo paramilitare organizzatosi in milizia per la difesa e il sostegno delle istituzioni [...] rivoluzionarie in Iran, nella repubblica proclamata dall’ayatollah R. Khomeinī dopo la caduta dello scià Riḍā Pahlavī (1979). ...
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Rivoluzione bianca
Programma di riforme lanciato dallo shah Mohammad Reza Pahlavi nel 1963, con l’intento di rinnovare radicalmente l’economia e la società iraniane, mescolando elementi liberali (voto [...] della nobiltà terriera, della classe mercantile e del clero sciita, dei quali ledeva gli interessi, fallì parzialmente e fu attaccata dal già potente R.M. Khomeini, in una serie di discorsi che provocarono estese rivolte e costarono a lui l’esilio. ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] 1988 ed entrambi i Paesi ne uscirono stremati con un milione di morti l'Irān, 350.000 l'Irāq. Ma mentre Khomeini aveva usato l'emergenza del conflitto per compattare il Paese sotto la sua guida carismatica ed eliminare dalla scena politica tutte le ...
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mujahidin (propr. in ar. al-mujahidun)
mujahidin
(propr. in ar. al-mujahidun) Combattenti del nel senso di guerra contro i nemici di Dio, ma anche semplicemente, nel mondo arabo, combattenti per la [...] Partito dei m. iraniani, fondato nel 1965, tra le forze più attive nella lotta contro il regime teocratico instaurato da Khomeini in Iran nel 1979; sempre in Iran, l’Organizzazione dei m. della rivoluzione islamica è invece una formazione politica di ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] considerazioni si possono fare, analizzando le alterne fortune della rivoluzione iraniana dopo la morte del suo leader, R. Khomeini, scomparso nel 1988. Dopo la conquista della presidenza da parte di un esponente dell'ala riformista del clero sciita ...
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Vittorio Emanuele Parsi
La rivoluzione siriana scuote il Medio Oriente
Soprattutto dopo l’invasione dell’Iraq di Saddam Hussein, la Siria ha accentuato il suo ruolo di paese perno del Levante: il più [...] tre mesi) che ricorda quella della rivoluzione iraniana del 1978-79, sia pure in assenza di un leader carismatico come Khomeini. Sono diverse le componenti dello sfaccettato movimento che anima la rivoluzione siriana. La prima, di matrice sunnita, è ...
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Città capitale dell’Iran (8.895.947 ab. nel 2017), situata nella sezione settentrionale del paese, a 1173 m s.l.m., su un altopiano del versante meridionale della catena dell’Elburz, che la separa dalla [...] complesso culturale e torre Azadi (1971), simbolo della città; moschea di al-Qādir (1977-87); mausoleo dell’Ayatollah Khomeini (1989). Teheran ospita inoltre numerosi e importanti musei.
Conferenza di Teheran Tenutasi dal 28 novembre al 1° dicembre ...
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islamismo
Termine usato, in contesto religioso, quando si vuole indicare la religione fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto (Muhammad), e in contesto sociopolitico quando si fa riferimento al sistema [...] una sua teoria, «la terza teoria universale», indicante quell’alternativa all’Occidente cui l’islam aspirava. Analogamente Khomeini propose una sua teoria del potere, sostenendo di desumerla da un movimento minoritario dell’islam, quello degli sciiti ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] concepts in political science, ed. D.C. Rapoport, New York-London 2006.
R. Guolo, La via dell’imam. L’Iran da Khomeini a Ahmadinejad, Roma-Bari 2007.
M. Hamid, The reluctant fundamentalist, San Diego-New York-Orlando 2007 (trad. it. Torino 2007).
D ...
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Dittatura
Karl Dietrich Bracher
Il concetto
Il concetto di dittatura, come tutti i concetti storico-politici fondamentali, ha subito nel corso della sua storia bimillenaria un mutamento di significato, [...] è associato a pretese missionarie di rinnovamento religioso: ciò vale per le dittature islamiche fino alla recente rivoluzione iraniana di Khomeini, così come per l'idea di 'nazione araba', che ha mobilitato il mondo arabo a partire dalla rivoluzione ...
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fatwa
fatwā 〈fàtuaa〉 s. f., arabo, invar. – Termine che indica genericam. un responso giuridico su questioni riguardanti il diritto islamico o pratiche di culto; la parola ha avuto notorietà in Italia per l’uso restrittivo con cui è stata...
antislamista
(anti-islamista, anti islamista), s. m. e f. e agg. Chi o che si oppone all’integralismo islamico. ◆ Alcune donne di Teheran non si lasciarono ingannare. Lungi dal considerare l’editto sul velo come un aspetto secondario, scesero...