Drammaturgo israeliano (n. Tel Aviv 1939). Vissuto in un kibbutz (1957-65), si trasferì poi a Parigi; tornato in patria (1970) iniziò a dedicarsi al teatro. Nella sua trilogia (Silvester '72 "La notte [...] di san Silvestro del 1972", 1974; Leyl ha-῾eśrīm "La notte del '20", 1976; Nefesh yehūdī "Un'anima ebraica", 1982), risalendo a ritroso nel tempo, egli indaga l'origine degli insediamenti ebraici nel paese. ...
Leggi Tutto
Hoskins, Bob
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico e teatrale inglese, nato a Bury St Edmunds (Suffolk) il 26 ottobre 1942. Una delle presenze più intense e rappresentative del nuovo cinema britannico: [...] per un decennio lavori tanto saltuari quanto pittoreschi (mangiatore di fuoco, spazzacamino, raccoglitore di frutta in un kibbutz) ha esordito a ventisei anni in teatro, pur senza avere alle spalle alcun tipo di preparazione specifica. Coinvolto ...
Leggi Tutto
LUALDI, Maner
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Milano il 23 dic. 1912 da Adriano e da Wanda Stabile de Sailmberg.
Il padre era direttore d'orchestra, compositore e critico musicale molto apprezzato, [...] Erasmo, come negli altri teatri che aveva diretto, il L. curò la regia di molti spettacoli, tra i quali: Il kibbutz di Montanelli, La campana della tentazioni (commedia di Mosca liberamente tratta da Lisistrata di Aristofane) e La cena della beffe di ...
Leggi Tutto
kibbutzistico
agg. Relativo ai kibbutz, agli insediamenti agricoli collettivi. ◆ Dopo la creazione dello stato d’Israele, i kibbutzim attraversano un periodo di espansione sociale ed economica, creano il miracolo della agricoltura israeliana,...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...