Teologo e filosofo (Besigheim, Württemberg, 1860 - Degerloch 1944). Uscito dalla Chiesa evangelica nazionale dopo averne inutilmente tentato una riforma (a tale scopo era rivolto il suo periodico Die Wahrheit), [...] , maturando il suo pensiero filosofico. Già nei suoi scritti giovanili egli cercava, presto ispirato da S. A. Kierkegaard, di trovare la sua strada, attraverso una coerente concezione della vita morale e attraverso una fondazione religiosa, ma ...
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Pensatore (Königsberg 1730 - Münster 1788). Influenzati dal pietismo, i suoi temi nodali si concentrano nell'interpretazione della Scrittura e in un senso profondo dei valori dell'evoluzione storica e [...] un precursore: diversi suoi temi (il senso dell'angoscia, la fede come scandalo della ragione, ecc.) si ritrovano in Kierkegaard, che lo ammirò e citò nei suoi scritti.
Vita
Ebbe un'educazione familiare molto rigida e un'istruzione irregolare. Tentò ...
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Filosofo francese (Lione 1891 - ivi 1966). Sacerdote, professore nella università cattolica di Lione (dal 1926); ha teorizzato uno spiritualismo di fondo tomistico, integrato con dottrine della tradizione [...] et le problème de la métaphysique (1935); Traité de philosophie (4 voll., 1939-47; trad. it. 1957-59); Les doctrines existentialistes, de Kierkegaard à J.-P. Sartre (1948); De Lachelier à Rosmini (1953); Sartre ou la théologie de l'absurde (1965). ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] per la sua narrativa: F. Dostoevskij, L. Tolstoj, M. Proust, L. Pirandello, ma anche S. Agostino, S. Tommaso, E. Kant, S. Kierkegaard, F. Schopenhauer, F.W. Nietzsche, e da ultimo F. Tozzi e A. Fogazzaro (quello di Malombra), dai quali, come dichiarò ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] G. non è quella del luteranesimo illuminato e razionalista dell'età sua: contro di esso anzi egli, come Kierkegaard, è in costante polemica in nome di una romantica e spontanea religiosità che, insieme a intenti pedagogici schiettamente democratici ...
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Filosofo e studioso di estetica tedesco (Strasburgo 1910 - Stoccarda 1990). Prof. di discipline filosofiche a Jena e quindi, dal 1949, a Stoccarda. Utilizzando concetti della teoria dell'informazione, [...] nel mondo ultratecnicizzato di oggi. Oltre a volumi di tematica espressamente filosofica (fra cui un saggio Hegel und Kierkegaard, 1948), ha scritto in sede estetica Literaturmetaphysik (1950), i 4 volumi di Aesthetica (1954-60), Theorie der Texte ...
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Scrittore danese (Strøby, Storstrøm, 1909 - Copenaghen 1955). Maestro elementare dal 1931 al 1945, esordì, nella linea del realismo sociale, con i romanzi Nu opgiver han ("Ora ci rinuncia", 1935) e Kolonien [...] di esistenzialismo cristiano, in cui confluivano la salda fede delle campagne danesi non meno che le letture di S. Kierkegaard e di N. Grundtvig. Ai romanzi Jonathans Rejse ("Il viaggio di Gionatan", 1941) e Lykkelige Kristofer ("Il felice Cristoforo ...
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Filosofo neotomista italiano (Fiumignano, Udine, 1911 - Roma 1995), stimmatino, prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia, di Roma e di Milano. Si occupò inizialmente dei problemi della struttura [...] progressista, 1974; La preghiera nel pensiero moderno, 1979). Traduttore del Diario (3 voll., 1948-51) e di altre opere di Kierkegaard, contribuì notevolmente (anche con i suoi scritti, tra cui: l'ampia Introduzione alla traduzione del Diario; Tra ...
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Storico danese delle religioni (Copenaghen 1862 - ivi 1928), prof. (dal 1910) di filosofia e storia delle religioni nell'univ. di Berlino. Seguendo la scuola evoluzionistica, si occupò sia delle religioni [...] il Textbuch zur Religionsgeschichte. Per Die Kultur der Gegenwart, diretta da H. Hinneberg (1906), compose il capitolo Die Religion der primitiven Völker. Tra le opere a sé stanti: Der Buddhismus, 1911; Sören Kierkegaard, 1913; Die Religionen, 1924. ...
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Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] cui F. elaborerà ulteriormente il suo proprio pensiero filosofico in continuo confronto con autori come Šestov, Nietzsche e Kierkegaard, Husserl, Heidegger, Freud, Bergson e Gide. La problematica centrale del testo e della filosofia di F.: il bisogno ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
bornholmiano
‹bornol-› s. m. (f. -a) [dal nome dell’isola danese di Bornholm]. – Membro di una setta neo-evangelica, fondata nell’isola di Bornholm nel 1860 dal pastore P. Ch. Trandberg, sotto l’influsso del pensatore S. A. Kierkegaard; opposta...