POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] − possono confrontarsi in un esempio-limite con l'irridente ''disimpegno'' di J. Koons (n. 1955) e il gusto kitsch ai limiti dell'oltraggioso delle sue ''sculture''. In una relazione analoga, gli smaliziati ''montaggi'' polimaterici di J. Schnabel (n ...
Leggi Tutto
LOS ANGELES
Anna Bordoni
Livio Sacchi
(XXI, p. 509; App. IV, II, p. 359)
Nel 1990 la conurbazione L.A.-Anaheim-Riverside contava 14.531.529 ab., la sola città 3.485.398. Tra il 1970 e il 1980 l'accrescimento [...] della tradizione eclettica e radicale, che ha sempre goduto di larga popolarità. Scelta dubbia, arrendevole nei confronti del kitsch, che ha assunto nuovi significati con l'affermazione della cultura pop, con le analisi urbane di Venturi, con ...
Leggi Tutto
(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] di Wright si è sviluppata tutta la grafica della linea organica americana, i cui prodotti hanno spesso costituito una versione kitsch di quelli del maestro: degni di nota sono tuttavia gli elaborati dall'anarchico B. Goff (1904-1982). L'altro grande ...
Leggi Tutto
(IV, p. 63; App. II, i, p. 229; III, i, p. 122; IV, i, p. 150; V, i, p. 203)
La voce architettura, presente sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana, venne redatta da G. Giovannoni, che cercò di definire [...] da questo ambito, naturalmente, va posta la Piazza d'Italia (New Orleans, La., 1975-78) di Moore per l'insieme kitsch che questa soluzione propone. Al contrario, M. Graves (n. 1934, uno degli ex Five architects) ha proposto forme e articolazioni ...
Leggi Tutto
Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] dell’architettura, processi che non sono mai stati di rispecchiamento deduttivo, se non quelli della costituzione del peggiore kitsch. Ma si tratta poi di rappresentazioni o di esorcismi? Oppure di un complicato insieme di svago e misticismo ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] , il perbenismo, il genio dei maestri di ieri e di oggi, i luoghi comuni della cultura e della vita, riducendo a kitsch tutto l'oro vero o falso del mondo contemporaneo (ma è anche serio, volendo: v. l'enorme composizione Morte dell'anarchico ...
Leggi Tutto
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...
carrambata
s. f. (iron.) Situazione che ricorda momenti tipici del programma televisivo «Carràmba! che sorpresa», condotto da Raffaella Carrà dal 1995. ◆ alla «Milingo story» è mancato l’ultimo suggello: un passaggio in una qualsiasi carrambata,...