Termine derivante dall’ebraico kley zemer («strumento musicale»), introdotto negli anni 1930 per indicare i musicisti di origine ebraica; ha poi esteso il suo significato al genere musicale tradizionale delle comunità ebraiche dell’Europa orientale, diffuso in tutto il mondo a seguito delle migrazioni dei gruppi originari.
Sebbene le prime testimonianze risalgano al 16° sec., l’impulso maggiore allo ...
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Attore, regista e musicista italiano di origine bulgara (n. Plodviv, Bulgaria, 1946 ). O. ha unito le sue esperienze di attore e musicista nella proposta di un «teatro musicale», nella quale ha trovato [...] la forma espressiva più congeniale. I suoi spettacoli mescolano abilmente musica klezmer, cultura yiddish e witz, il tradizionale umorismo ebraico.
Vita
Di famiglia ebraica, che alla fine degli anni Quaranta si trasferì a Milano. Dopo la laurea in ...
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Perlman, Itzhak
Federico Pirani
Violinista israeliano, nato a Tel Aviv il 31 agosto 1945. Colpito gravemente all'età di 4 anni dalla poliomielite - che lo ha privato dell'uso degli arti inferiori - [...] aspetto della sfera musicale lo hanno portato a esplorare anche tradizioni e ambiti culturali differenti, quali il jazz o la musica klezmer, e a presentare in prima assoluta i Concerti per violino e orchestra di E. Kim (1979) e R. Starer (1981).
P ...
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Jazz
Fabrizio Gianuario
L'opinione dominante fra i critici e i cultori della musica j. è che alla fine del 20° sec. sia "più che mai difficile individuare nel jazz una linea di tendenza fondamentale. [...] ricerca, è J. Zorn (n. 1953), sassofonista nei cui progetti confluiscono attitudini free, derive rock e musica klezmer (stile popolare sviluppatosi in Europa centro-orientale all'interno delle comunità ebraiche, principalmente chas-sidiche, in cui si ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] offre infatti uno strumento unico di negoziazione di identità. Gli ultimi anni hanno visto, per es., il revival della m. klezmer, l'emergere di stili panlatini come la salsa, pancreoli come lo zouk, e panindiani come la bhangra (danza originaria del ...
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Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] che K. realizzò per Cmentarz Rehmu (1961, Il cimitero di Rehm) diretto da Etler, in cui si avvertono contaminazioni di musica klezmer (legata alla cultura yiddish). Fedele a K. è stato anche un regista danese, Henning Carlsen, mentre l'americano Buzz ...
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klezmer /'klɛtsmer/ s. m. [da una voce yiddish (connessa con l'ebr. keley zemes "strumenti musicali")]
(mus.) Genere di musica tradizionale degli ebrei europei centro-orientali, con forte presenza di violino e clarinetto e con ritmica veloce.