Scrittore russo (Naumovo Počinok, Kostroma, 1893 - Volchov 1942). Nel romanzo Golod (1922; trad. it. La fame, 1929), descrisse, con accenti d'intensa drammaticità e in forma di diario, la vita degli operai [...] affamati nella Pietrogrado rivoluzionaria. Nel successivo Natal´ja Tarpova (1927-29) trattò dei problemi sociali e morali di un kolchoz sovietico. Morì al fronte. ...
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TVARDOVSKIJ, Aleksandr Trifonovič
Anjuta MAVER
Poeta russo, nato nel villaggio di Zagor′e (Smolensk) il 21 giugno 1910. Figlio di un fabbro, nel 1928 si stabilì a Smolensk dove fece il corrispondente [...] il quale, dopo aver ricercato invano un favoloso paese di Bengodi dei contadini, senza proprietarî né kolchoz, torna convinto al suo kolchoz: opera dalla morale di tipico aspetto propagandistico, ma tuttavia ricca di fascino per la simpatia e ...
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Prosatore sovietico nato nel governatorato di Archangel′sk il 29 novembre 1920; combattente, fu insignito dell'Ordine della guerra patria di II grado; dal 1945 è membro del Partito. Laureatosi presso l'università [...] , nel suo prediletto mondo contadino settentrionale. Altre sue opere: Ljudi kolchoznoj derevni v poslevoennoj proze ("Gente del Kolchoz nella prosa postbellica"), in Novyj mir, 4, 1954; M. A. Šolochov. Seminarij, Leningrado 1958.
Bibl.: V. Lakšin ...
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RASPUTIN, Valentin Grigor'evič
Nicoletta Marcialis
Scrittore russo, nato a Ust'-Uda (Irkutsk) il 15 marzo 1937. Trascorsa l'infanzia e la prima giovinezza nel villaggio di Atalanka, sulla riva del fiume [...] arriva a minacciare la moglie incinta con un'accetta; Petr, il figlio maggiore, che non vuole rinunciare allo stipendio del kolchoz per seguire e aiutare il padre nella tajga; Vasilisa, la moglie, che per tutta la vita vieta al marito l'accesso ...
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ISKANDER, Fazil' Abdulovič
Nicoletta Marcialis
Scrittore abchaso di lingua russa, nato a Suchumi (Repubblica autonoma sovietica dell'Abchasia) il 6 marzo 1929. Figlio di un artigiano persiano esiliato [...] di un bambino sul mondo degli adulti, o per il giudizio sensato di un contadino sulle follie dei nuovi kolchoz.
Diversamente da quanto avviene nella prosa degli scrittori ''moscoviti'', i suoi personaggi, fortemente radicati in un villaggio, in un ...
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Scrittore russo, nato a Timonicha (Vologda) il 23 ottobre 1932. Figlio di contadini, operaio, esordisce in letteratura nel 1952 con un ciclo di poesie apparse sul giornale Sovetskij sport. Per un decennio [...] -russa.
Tra i personaggi della pièce Po dvesti šestoj (1979-80, "Ai sensi dell'art. 206"), presidenti di Kolchoz, funzionari di provincia, tutti in varia misura responsabili della catastrofe delle campagne, i più colpevoli sono i dirigenti cittadini ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] che non frutta per la massima parte dell’anno; se la situazione era in qualche modo sostenibile per le aziende collettive (kolchoz) e statali (sovkhoz) dell’epoca sovietica, non sempre lo è per i nuovi proprietari privati (quasi tutte le aziende già ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] dei contadini benestanti (kulaki) e la sostituzione dei piccoli appezzamenti individuali con le grandi fattorie collettive (kolchoz). I contadini abbandonarono in massa la campagna collettivizzata e la produzione agricola subì un fortissimo calo. Al ...
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kolchoz
〈kalkhòs〉 s. m., russo [abbrev. di kol(lektivnoe) choz(jajstvo) «azienda collettiva»] (anche italianizzato in còlcos). – Nell’Unione Sovietica, l’azienda agraria collettiva, fondata sull’accordo di persone fisiche e disciplinata da...
colcosiano
colcoṡiano (o kolchoziano) agg. e s. m. (f. -a) [der. di colcos, kolchoz]. – Attinente al kolchoz: produzione, economia colcosiana. Anche sost., membro di un kolchoz.