Escoffier, Marcel
Stefano Masi
Costumista cinematografico e teatrale francese, nato a Monte Carlo il 29 novembre 1910 e morto ad Ariccia (Roma) il 9 gennaio 2002. La vivida fantasia e la profonda conoscenza [...] gli anni Cinquanta e Sessanta, una delle maggiori personalità del suo settore. Il nome di E. resta legato tanto ai kolossal in costume del cosiddetto cinéma de papa di Julien Duvivier, Jean Delannoy e Christian-Jaque, quanto al lavoro con i registi ...
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Catastrofico, film
Mauro Gervasini
Sviluppatosi nell'ambito del cinema spettacolare statunitense, il f. c. ha come principale motivo d'attrazione il disastro materiale causato da elementi naturali (tempeste, [...] George Seaton e The towering inferno (1974; L'inferno di cristallo) di John Guillermin e Irwin Allen, ma anche ai kolossal di più recente produzione come Titanic (1997) di James Cameron o Armageddon (1998; Armageddon ‒ Giudizio finale) di Michael Bay ...
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Quinn, Anthony (propr. Antonio Rudolfo Oaxaca)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico messicano, naturalizzato statunitense nel 1947, nato a Chihuahua il 21 aprile 1915 e morto a Boston il 3 giugno 2001. [...] protagonista, nel 1953 per Viva Zapata! (1952) di Elia Kazan e nel 1957 per Lust for life (1956; Brama di vivere), kolossal biografico su V. van Gogh diretto da Vincente Minnelli.
Di madre messicana e padre irlandese, a quattro anni si trasferì con ...
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Regista, sceneggiatore e attore russo (n. Mosca 1937). Assunse in arte il cognome della madre per distinguersi dal fratello Nikita M. (v.); sceneggiatore dell'Andrej Rublëv di A.A. Tarkovskij, dal suo [...] , storia di Asja Kliacina che amò senza sposarsi, 1967) restò bloccato fino al 1988. Giunse al successo con il kolossal Sibiriada (Siberiade, 1978), premiato a Cannes (1979), ma censurato in URSS, motivo che spinse il regista a trasferirsi negli ...
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Emmerich ⟨émërih'⟩, Roland. - Regista tedesco (n. Stoccarda 1955). Ha ottenuto grande successo con film dal sapore apocalittico e spettacolare, tra cui si ricordano Stargate (1994), Indipendence day (1996) [...] negli altri suoi lavori. Successivi sono stati The day after tomorrow (2004); 10.000 B.C. (2008); il kolossal 2012 (2009); Anonymous (2011); White House Down (Sotto assedio - White House Down, 2013); Stonewall (2015); Indipendence day: Resurgence ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] 1962 e Tom Jones di Tony Richardson in quella successiva, che portò il Free Cinema negli Stati Uniti (anche se un grande kolossal d'autore, Spartacus, aveva ottenuto nell'edizione del 1960 solo O. minori, tra i quali quello a Peter Ustinov, l'attore ...
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Nome d'arte di Vittorio Maturi, attore cinematografico statunitense, nato a Louis-ville (Kentucky) il 29 gennaio 1913 e morto a Rancho Santa Fe (California) il 4 agosto 1999. Figlio di un italiano originario [...] fisica e una certa sensuale indolenza (talvolta al limite dell'inespressività) che lo resero particolarmente adatto a interpretare kolossal nel periodo di maggior successo del genere, ossia i primi anni Cinquanta. Tuttavia se a questo tipo di ...
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Fairbanks, Douglas
Roy Menarini
Nome d'arte di Douglas Elton Ulman, attore teatrale e cinematografico e produttore cinematografico statunitense, nato a Denver il 23 maggio 1883 e morto a Santa Monica [...] e i successi teatrali (1900-1914), il periodo del cinema comico e burlesco (1915-1920), il grande momento dei kolossal d'avventura (1920-1929). Basso, tarchiato, fu tuttavia ammirato per la sua recitazione vigorosa e atletica, e per l'inesauribile ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] .GO.PA.G., diretto anche da Rossellini, Ugo Gregoretti, Jean-Luc Godard), che racconta il 'calvario' di una c. sul set di un kolossal religioso. È stato proprio il cinema di Fellini e Pasolini a mettere in discussione l'uso 'massificato' delle c. e a ...
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Regista cinematografico statunitense (New York 1928 - Harpenden, Hertfordshire, 1999). Fotografo dall'età di 17 anni, iniziò a realizzare documentarî e poi a produrre da sé lungometraggi di finzione (tra [...] si cimentò nei diversi generi cinematografici, riuscendo a piegarli alla sua visione del mondo lucida e disincantata: il kolossal (Spartacus, 1960); la riduzione letteraria (Lolita, 1962, da V. Nabokov; A clockwork orange, Arancia meccanica, 1971, da ...
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colossal
〈këlòsl〉 agg. ingl., usato in ital. come s. m. (e comunem. pronunciato 〈kòlossal〉). – Propr., colossale. Nel linguaggio della pubblicità e della storia del cinema, film di carattere spettacolare che si distingue per la grandiosità...